Giro d'Italia al via da Budapest, aspettando la Salò-Aprica
Può far storcere il naso ai puristi la partenza oggi del Giro d’Italia dall’Ungheria, ma non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima che la corsa in bicicletta più famosa nel nostro Paese inizia il suo cammino in un’altra Nazione. Per una corsa che ambisce ad un palcoscenico sempre più internazionale è naturale approdare in altre nazioni per ragioni di marketing. Un fenomeno che è andato aumentando negli ultimi anni. Basti dire che è la quattordicesima volta che il Giro d’Italia parte dall’estero, l’ottava in questo secolo.
La prima volta
La prima volta fu nel 1965 dalla Repubblica di San Marino (il Giro fu vinto da Vittorio Adorni), mentre l’anno seguente fu la volta di Montecarlo (successo di Gianni Motta). La prima vera partenza, lontano dei confini italiani, fu nel 1973 a Verviers in Belgio (giro dominato dalla prima all’ultima tappa da Eddy Merckx) per una ragione politica. Quella volta il Giro fu corso infatti sotto l’egida della Comunità europea (la futura Ue) e attraversò l’Europa fino all’ingresso in Italia dal traforo del Monte Bianco. Poi Città del Vaticano nel 1974.
Da allora si salta poi al 1996 ad Atene in ricordo del centenario delle Olimpiadi, mentre nel 1998 teatro della partenza fu Nizza (è il Giro di Pantani). In questo secolo le partenze estere si sono fatte frequenti: nel 2002 a Groningen in Olanda (Savoldelli vincitore); 2006 a Seraing (Belgio) e 2010 Amsterdam (Olanda) con Basso vincitore; 2012 Herning (Danimarca, vince Hesjedal), 2014 Belfast in Irlanda del Nord (vinse Quintana), 2016 ad Apeldoorn ancora in Olanda (Nibali primo) e l’ultima volta il luogo più lontano, Gerusalemme con il successo finale di Froome.
La tappa di oggi
Scatta oggi, venerdì, alle 12.40 dall'Ungheria la 105esima edizione del Giro d'Italia. In programma la tappa inaugurale, la Budapest-Visegrad di 195 chilometri, che assegnerà la prima maglia rosa. Frazione interamente pianeggiante attraverso la pianura magiara con gli ultimi 5 chilometri in salita.Partenza nell'abitato di Budapest lungo strade ampie, rettilinee e ben pavimentate. Dal km 9 al 14 si percorre un tratto dell'autostrada M6. Si passa da pochi centri abitati ed il tracciato presenta poche ondulazioni e poche svolte.
Dopo Esztergom si costeggia il Danubio fino a Visegrad dove inizia la salita conclusiva verso il Castello con pendenze attorno al 5%. Da segnalare alcuni tornanti e un breve tratto vicino all'8%.
Per vederla la partenza la diretta comincerà su Rai Sport alle 11.35, un’ora prima dell’avvio, per passare su Rai 2 alle 14. Diretta streaming su Rai Sport Web. Per gli abbonati, diretta integrale su Eurosport 1 dalle 12.10. Stesso orario anche per lo streaming su Discovery+, NowTv e SkyGo.
Aspettando la Salò-Aprica

Certo le emozioni per questo 105esimo Giro d'Italia saranno per i tifosi bresciani legate soprattutto al tappone di montagna che il 24 maggio porterà il peloton tra Salò e l'Aprica via Bagolino, Crocedomini e Mortirolo. Una sfida contro la forza di gravità (oltre 5.400 metri di dislivello su 200 km di tracciato) che premierà sicuramente gli scalatori e che potrebbe essere determinante, come sottolineato anche da Sonny Colbrelli, per la selezione dei potenziali leader, tanto più che è incastonata nella terza settimana della corsa. Il giorno dopo altra partenza nostrana con la bandiera a scacchi a Ponte di Legno.
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Tre i bresciani al via
Per gli appassionati di ciclismo della Leonessa, oltre che ai capitani destinati a fare la testa della classifica, avranno occhi puntati di certo sui portacolori del Bresciano. Ben tre gli atleti di casa nostra che saranno oggi al via da Budapest.
Jakub Mareczko, il 28enne velocista di Raffa di Puegnago che veste la maglia della belga Alpecin-Fenix (il team di Matiheu Van der Poel), vanta dalla sua 57 vittorie in carriera e potrebbe dire la sua in qualche volata.
C'è da credere che si farà vedere a lungo un habituè delle fughe da lontano (vedi l'ultima Milano-Sanremo) come Alessandro Tonelli da Bornato, 29 anni in forza alla Bardiani Csf Faizanè, che non nasconde il sogno di agguantare un successo di tappa prima dello scoccare dei 30.
Reduce da una prova maiuscola all'ultimo Giro di Grecia, completa il terzetto bresciano Filippo Tagliani di Soprazzocco, che farà parte della pattuglia targata Drone Hopper Androni Giocattoli. Specialista delle fughe, punterà tutto sugli sprint. E sulla gioia, per una volta, di poter correre sulle strade di casa circondato da parenti e amici al via della Salò-Aprica.
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