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Alice Bellandi è la prima bresciana qualificata alle Olimpiadi di Parigi

Mario Nicoliello
Per la judoka «è la chiusura di un cerchio di tre anni». I canoisti De Gennaro e Horn attendono invece solo l’ufficialità
La judoka Alice Bellandi - © www.giornaledibrescia.it
La judoka Alice Bellandi - © www.giornaledibrescia.it
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Non le hanno ancora consegnato il biglietto aereo, però le hanno comunicato che ai Giochi olimpici ci sarà: Alice Bellandi è la prima bresciana qualificata per Parigi. A mettere nero su bianco una decisione che sarebbe comunque maturata in tarda primavera, è stata in anticipo rispetto ai tempi la Federazione italiana in accordo col Coni.

Oltre a Bellandi (78 chilogrammi), la Fijlkam ha inserito nella lista anche altri cinque judoka: Assunta Scutto (48), Odette Giuffrida (52), Veronica Toniolo (57), Manuel Lombardo (73) e Christian Parlati (90).

«È il primo passo per coronare un grande sogno», ha spiegato la 25enne cresciuta in via Cremona e di stanza a Ostia. «La qualificazione è stata la chiusura di un cerchio di tre anni, durante i quali ho raccolto grandi risultati. Adesso la mia mente è focalizzata sull’obiettivo olimpico, voglio viverla come ogni altra gara e godermi il bellissimo momento che mi sono meritata».

Numero 2 al mondo

Bellandi, numero due del ranking alle spalle dell’israeliana Lanir, è ampiamente all’interno della quota dei qualificati, pertanto a prescindere dai risultati che matureranno fino al 23 giugno, giorno di chiusura della classifica, è certa di non poter essere scalzata.

La scelta federale consentirà alla bresciana di pianificare un percorso ad hoc, così da garantirsi un avvicinamento ottimale ai Giochi. «Potrò scegliere, optando solo per le gare principali. Disputerò al massimo tre tornei, magari un Grande Slam, uno di medio livello e una rassegna con in palio medaglie».

Ci sono gli Europei ad aprile e i Mondiali a maggio, è probabile quindi che Bellandi possa saltare la manifestazione continentale e approcciare quella iridata: «Il 2024 verrà ricordato per i Giochi. Europei e Mondiali servono solo per avvicinarsi a Parigi». Tre anni fa a Tokyo Bellandi lasciò il tatami in lacrime, sconfitta nei quarti. Fu l’ultima volta nella categoria dei 70 kg, prima di salire ai 78 per l’assalto olimpico.

Ormai dentro

Manca la lettera ufficiale, ma anche Giovanni De Gennaro e Stefanie Horn sono certi di essere a Parigi. I due slalomisti hanno qualificato i due K1 lo scorso anno ai Mondiali e hanno soddisfatto gli standard federali nelle tappe di Coppa del Mondo.

Non ci sono altri azzurri in grado di competere con loro, per entrambi in Francia si profilerà la terza avventura a cinque cerchi, che verrà ufficializzata nel prossimo consiglio della Federcanoa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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