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Ai Mondiali un minuto di silenzio per Elena Fanchini. L’amica Goggia: «Era speciale»

Domani libera in contemporanea ai funerali a Pian Camuno: «Elena ci darà una spinta in più»
La «quarta» sorellina: una giovane Goggia nel 2012 con le Fanchini - Foto © www.giornaledibrescia.it
La «quarta» sorellina: una giovane Goggia nel 2012 con le Fanchini - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il silenzio non poteva che romperlo Sofia Goggia. La plurimedagliata di discesa libera, da sempre considerata come la «quarta sorella» di casa Fanchini, dopo la seconda prova della discesa libera ha lasciato spazio alle emozioni. «È stata una notizia terribile, una di quelle che non vorresti mai ascoltare. Ci siamo unite tutte in un sincero abbraccio, abbiamo pianto in gruppo. Cercheremo di mettere tutte noi stesse in gara, Elena certamente vorrebbe questo».

Così la bergamasca, che durante le feste di Natale era stata proprio in visita da Elena e che dopo la vittoria di Cortina a gennaio le aveva dedicato la vittoria.

Del resto Goggia a Montecampione è veramente di casa: è cresciuta al Rongai Pisogne allenata da Devid Salvadori, il compagno di Nadia Fanchini, e con le tre sorelle ha stretto un legame che va al di là dell’amicizia. Hanno condiviso in questi anni gioie e dolori. «Il suo essere genuina - prosegue la bergamasca - e la sua autenticità l’hanno resa speciale, ci uniamo silenziosamente e con tanta solidarietà al dolore della sua famiglia, siamo sicure che ci darà qualcosa in più durante la discesa».

Sarà sabato, praticamente in contemporanea con l’ultimo saluto alla camuna, in un filo rosso che continua a legare Elena alle compagne di squadra d’un tempo, ieri scese in pista con il lutto al braccio nella seconda prova. Poco prima del superG maschile, invece, la Fis ha fatto rispettare un minuto di silenzio proiettando sul maxischermo l’immagine di Elena. Mentre Sofia Goggia ha poi affidato ai social network un ricordo ancor più profondo della sua amica Elena. Con un video della camuna in gara e un accompagnamento musicale non banale, con quell’Anima fragile di Vasco Rossi, il cantante preferito della Fanchini.

«Le persone che ho amato rimarranno sempre nel mio cuore. Esattamente come quella sensazione di unione e solidarietà in cui mi sono disperatamente rifugiata - scrive Goggia - quando, appena appresa la notizia, noi ragazze e noi tutti devastati ci siamo abbracciati forte, piangendo silenziosamente, insieme. È una giornata mesta, dura ed estremamente provante per tutti noi, e per tutti noi, la tua famiglia dello sci che altrettanto ti ha amato - scrive l’olimpionica -, quella che in parte si è già ritirata e quella che invece è ancora qui a provare ad agguantare i sogni. Qui a Meribèl c’era tanto dolore, il mio, il nostro. Ma oltre a questa sofferenza io porto la consapevolezza che l’amore provato per le persone che abbiamo amato davvero ci accompagnerà sempre. E tu, cara Elly, hai un posto speciale nel mio cuore e in quello di tutti noi. Ti sento dentro e ti porterò dentro. Per sempre».

«Elly, per sempre con noi, la nostra leonessa dal cuore grande», scrive invece Elena Curtoni, una di quelle «Dh lions» - come si facevano chiamare le azzurre anni fa - di cui faceva parte anche Francesca Marsaglia. La ora commentatrice di Eurosport ha ricordato così la bresciana in diretta tv: «Elenù, che cosa ci hai combinato? Per me è difficile, lei e Nadia sono state fondamentali per la mia crescita. È stata una guerriera pazzesca, un esempio sulle piste e livello umano». Infine parole di cordoglio anche da parte del presidente del Coni, Giovanni Malagò: «Il mondo dello sport è di nuovo in lutto, c’è grande tristezza. Mi riprometto di andare a trovare la famiglia il prima possibile».

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