V-Day: Montisola Covid free attende l’arrivo dei turisti
Gruppo di ventenni che chiacchiera su terrazzo naturale vista lago. Didascalia di un’immagine catturata a mezzogiorno di sabato nel cortile della scuola di Siviano, a Montisola. Riuniti per l’aperitivo? Macché. I ragazzi sono appena stati vaccinati in palestra e aspettano che passi il canonico quarto d’ora di osservazione. «Tutto bene, siamo contenti», dice uno. «Adesso siamo protetti, è un’ottima cosa per noi e per i turisti che potranno venire in tutta tranquillità».
Il 3 luglio ci sarà il richiamo. Montisola è Covid free, come, ad esempio, Procida, Capri, Ischia, Capraia, Stromboli. L’unica in mezzo a un lago. Mancavano 670 cittadini (classi 1947-2005), convocati per il V-Day di questo 30 maggio.
Sono arrivati in 520: non tutti, ma il dato è molto positivo. Una giornata particolare, sottolineata dalla visita del coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, e dalla soddisfazione del sindaco Fiorello Turla, contento come ai tempi di The Floating Piers. Si comincia presto, alle 9, nella palestra della scuola prestata ai sanitari. Dieci box, in campo trenta fra medici e infermieri, mentre la logistica è affidata a una quindicina di volontari del gruppo di Montisola e della protezione civile intercomunale Sebino Bresciano.
Il calendario prevede di andare avanti per classi in progressione anagrafica fino alle 16.30 con una pausa per il pranzo. In realtà, i montisolani arrivano un po’ in ordine sparso, ma non importa: conta il risultato. Liberare il territorio dal virus. Il sindaco Turla ci ha lavorato con caparbietà. Quando, a inizio mese, il governo ha dato il via libera alla campagna massiva per le isole minori vocate al turismo, si è fatto avanti con la struttura del generale Francesco Figliuolo. Vanno bene le isole siciliane, toscane e campane: perché non anche l’isola lacustre più grande d’Europa? «Ho aperto un canale con il capo di gabinetto di Figliuolo», spiega Turla. «Sono stato contattato dal Ministero della difesa, che mi ha fatto sapere di essere d’accordo con l’operazione e disponibile con il suo personale». Alla fine è stata la Regione, con Bertolaso, a farsi carico della campagna, coinvolgendo l’Asst di Franciacorta, l’Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza), i medici di base dell’isola. «È un bel giorno, sono davvero felice per me, per i miei concittadini, per gli ospiti che verranno da noi», commenta Deborah Ceni, consigliere comunale, delegata da Turla ai rapporti con le scuole. Ha appena ricevuto la sua dose di Moderna. «All’inizio, quando il sindaco lanciò l’idea di Monte Isola Covid free, c’era un po’ di scetticismo. Invece è andata bene». Accanto a lei un’altra ventenne, Delia Archetti. «Sono contenta anch’io - dice - non potevo non venire. Poter essere vaccinati prima degli altri è un privilegio. Sprecare questa possibilità sarebbe stata davvero una colpa».
Gabezo. I cittadini vaccinati, prima di tornare a casa, sostano seduti nel gazebo montato nel cortile vista lago. «Bello qui, eh?», sorride uno dei volontari. La più suggestiva sala d’attesa degli hub bresciani. Che sia un’occasione speciale, non solo per Montisola, lo dice anche la duplice presenza del dott. Claudio Mare, dirigente regionale dell’Areu, e del segretario dell’Anci lombarda (l’Associazione dei Comuni), Rinaldo Mario Redaelli. L’Areu ha fornito parte del personale. Come Agnese, infermiera: «Tutto procede bene senza problemi», sottolinea. Ha visto ben altre situazioni. Redaelli collabora nell’unità di crisi con Guido Bertolaso. L’Anci presta particolare attenzione alla campagna nei piccoli Comuni, quelli che possono avere maggiori difficoltà organizzative. «I sindaci - afferma - stanno dando un grande contributo. Come qui a Montisola».
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