Tutti i parchi di Rodengo Saiano sorvegliati speciali con 33 telecamere

Ed è solo il primo passo: ora si investirà su un sistema di controllo degli ingressi in paese
Una telecamera in un parco - © www.giornaledibrescia.it
Una telecamera in un parco - © www.giornaledibrescia.it
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Si parte dai parchi per arrivare agli ingressi del paese. Nei giorni scorsi è entrato in funzione il nuovo impianto di videosorveglianza progettato per monitorare le aree verdi del Comune, primo step di un progetto più ampio che vuole portare ad un controllo a 360 gradi del territorio e garantire così maggior sicurezza.

Le telecamere

Con una spesa totale da 110mila euro (finanziata con 80mila euro da Regione grazie all’aggiudicazione di un bando ad hoc) sono state installate nelle scorse settimane videocamere tecnologicamente all’avanguardia nei parchi di via Marconi, viale Europa, parco del Laghetto, Ciclodromo, parco di via Brescia e parco del Frantoio. L’impianto è composto da 33 videocamere con risoluzione 4K, che permettono un monitoraggio a 360 gradi dei parchi già citati, con le immagini che vengono poi trasmesse alla centrale operativa (gestita dalla Polizia Locale nei locali del loro Comando) attraverso una fibra ottica dedicata, realizzata appositamente per garantire la massima qualità di registrazione.

«Dopo tanti anni di attesa anche il nostro Comune è finalmente dotato di un impianto di videosorveglianza al passo coi tempi - sottolineano con orgoglio il sindaco Rosa Vitale e il vicesindaco Francesco Andreoli -. Questo impianto di videosorveglianza sarà però “solo” il primo step di una progettazione più ampia di monitoraggio del territorio, con il secondo progetto che andrà a riguardare i varchi d’ingresso al paese».

A breve, come annunciato dall’Amministrazione comunale, inizieranno infatti i lavori per la realizzazione del sistema «Varchi-controllo targhe» investendo oltre 100mila euro che vedrà l’installazione di videocamere dotate di un sistema di lettura targhe per monitorare i veicoli in entrata e uscita dal paese.

«Non si tratta di un intervento per incrementare le sanzioni - precisa il vicesindaco Andreoli -, ma un progetto per controllare maggiormente il territorio e rendere il paese più sicuro, magari individuando le auto rubate».

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