Tavernola, la frana continua a rallentare

Nel frattempo diversi sindaci hanno scritto alla Regione per accelerare le vaccinazioni anti-Covid della popolazione
LA FRANA CONTINUA A RALLENTARE
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La frana continua a rallentare. È questa la constatazione che è emersa durante l’incontro del pomeriggio tra la Prefettura di Brescia, le principali autorità provinciali e locali di protezione civile, i sindaci dei comuni interessati alla frana di Tavernola e la Regione Lombardia.

Lo scopo era acquisire gli esiti aggiornati condotti dal team di esperti al lavoro sul caso. Confermati i tre scenari - di entità crescente - delineati nei giorni scorsi, il peggiore dei quali però non dovrebbe riguardare più di 600 mila metri cubi, valore dunque significativamente inferiore alle prime stime prospettate. 

A questo punto se i movimenti del fronte franoso dovessero ulteriormente rallentare si passerà ad una fase di pre-attenzione. In programma, a inizio della prossima settimana, gli esperti dell’università di Bologna presenteranno le prime simulazioni dell’onda anomala prodotta dalla ipotetica caduta a lago della frana. Nel frattempo diversi comuni hanno ultimato il censimento della popolazione che potenzialmente è a rischio e hanno predisposto e diramato le informazioni circa le vie di fuga e le aree dove ci si dovrebbe raccogliere in caso di allarme. 
Infine, a Marone, sono stati sprimentati con successo dei dispositivi sonori messi a disposizione da una ditta privata. 

Intanto ieri dal Municipio di Iseo ieri è partita una «pec a priorità altissima». Mittente il sindaco Marco Ghitti, destinatari il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore al Welfare Letizia Moratti. La richiesta: accelerare le vaccinazioni anti-Covid in ragione dell’eventualità, seppur remota, di dover evacuare la popolazione (1.221 famiglie) per via della frana di Tavernola Bergamasca.

«Chiedo il ripristino nell’hub vaccinale di Iseo - entra nel dettaglio Ghitti - di almeno 800-1000 somministrazioni al giorno per i comuni interessati dalla frana in maniera da poter evitare che si diffonda il virus durante eventuali fasi di sgombero». Questo perché, leggiamo nella lettera, nei primi giorni della campagna vaccini sono stati raggiunti «risultati eccellenti», poi la situazione è cambiata: «La macchina organizzativa è stata perfetta fino a lunedì primo marzo. Da tale data, per un problema esclusivamente legato a gravi disservizi relativi alle convocazioni dei vaccinandi, la macchina si è inceppata. Siamo passati da una potenzialità di 800 somministrazioni al giorno a 120». 

La richiesta di Ghitti di accelerare la campagna vaccinale è stata condivisa dai colleghi di Monte Isola, Sulzano, Sale Marasino e Marone. Il sindaco dell’isola Fiorello Turla fa sapere di aver inviato in Regione una lettera analoga. Settimana prossima, nei locali adibiti a mensa della scuola di Siviano inizieranno le somministrazioni agli over 80. 

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