Frana di Tavernola, possibile un’onda alta nove metri

La frana che incombe su Tavernola Bergamasca potrebbe scatenare un’onda anomale dalle conseguenze disastrose. Lo affermano gli studi commissionati dalla Comunità Montana del Sebino agli esperti del Politecnico di Milano e delle Università di Brescia e Bologna, che stanno ancora studiando i possibili scenari di rischio idrogeologico.
Quello fatto proprio dal Comune di Iseo è stato presentato dal sindaco Marco Ghitti alla cittadinanza, tramite la sua diretta Facebook del martedì pomeriggio. «La frana è attiva. Ciò significa che si muove e lo fa ad una velocità dieci volte superiore a quella con la quale si muoveva l’anno scorso. Sono stimati due milioni di metri cubi di materiale - ha detto il primo cittadino - gli studiosi ipotizzano una velocità di entrata della frana nell’acqua, che tra Tavernola e Monteisola ha una profondità di circa 250 metri, dai tre ai cinque metri al secondo. Quindi l’onda che potrebbe provocare viaggerebbe a 180 chilometri orari. Ciò significa - ha spiegato Ghitti - che in un minuto sarebbe a Iseo, a Montisola in 30 secondi».
«Oggi siamo in fase gialla - ha spiegato Ghitti - un livello di attenzione, perché la velocità della frana è ancora sotto controllo. Qualora si staccasse comunque Iseo - confermata la simulazione di un’onda alta due metri - potrebbe ritrovarsi sotto 9 metri di acqua per circa sei minuti». Ecco perché è in fase di ultimazione un piano di evacuazione che prevede vari livelli di rischio, sul quale vengono indicati i punti critici: l’ospedale e la Rsa Cacciamatta sono due dei principali individuati.
«Quando dalla fase gialla, quella attuale di attenzione, si passerà a quella arancio, di preallarme, dovrà per forza avvenire lo sgombero dell’ospedale - continua Ghitti- al suo interno si stanno già riducendo le prestazioni ed i ricoverati, se non urgenti, vengono diretti verso altre strutture proprio per evitare pressioni aggiuntive. Inoltre l’Asst Franciacorta presenterà un proprio piano di evacuazione». L’allarme scatterà attraverso avvisi acustici. «Iseo avrà in funzione quattro sirene - ha spiegato Ghitti - ma ho già chiesto al parroco don Giuliano di suonare le campane per dieci minuti».
Il sindaco ha aggiunto che per fine settimana arriveranno altri modelli più realistici ed individualizzati comune per comune ed allora procederà ad avvisare tutti i residenti che potrebbero essere interessati dall’acqua. «Gli anziani verranno contattati direttamente e, se necessario, potranno trovare rifugio nelle scuole, mentre gli altri abitanti delle zone a rischio troveranno le indicazioni necessarie per muoversi correttamente». Chi pensa ad una copertura assicurativa è meglio ci rinunci: pare che nessun broker assicuri per fenomeni naturali derivanti da onde anomale provocate da frane.
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