Si indaga sul computer della jihadista della porta accanto

La 25enne Sara Pilè raggiunta dalla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza della Procura nazionale antiterrorismo
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Espulsione già eseguita per lui. E una ordinanza di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza in arrivo per lei che sarà quindi seguita dalla Procura nazionale antiterrorismo.

Non si ferma l’inchiesta della Digos di Brescia sulla 25enne di Monticelli Brusati, Sara Pilè, convertita all’islam per amore del marito, un 30enne tunisino, e poi radicalizzatasi al punto di arrivare a progettare la partenza verso la Siria per unirsi allo Stato Islamico. Proprio per questo la giovane franciacortina è ora formalmente indagata dalla Procura di Brescia con l’accusa per reclutamento finalizzato al terrorismo internazionale.

L’uomo, Sagrari Nahim, in mattinata è stato imbracato su un volo da Verona per Tunisi con scalo a Roma in virtù dell’espulsione decretata dal Ministero dell’Interno già validato dal Tribunale di Brescia mentre sulla donna proseguono gli accertamenti della Digos che a lei è arrivata attraverso l’analisi dei profili social con cui interagiva col marito, da tempo lontano da casa.

Proprio attraverso internet gli investigatori cercano dettagli preziosi che consentano di scoprire l’eventuale rete di contatti della coppia in Italia o all’estero. Al vaglio degli inquirenti anche telefonini e computer della donna che dietro il naquib, il velo totale che indossava, sognava il martirio nel nome del profeta

 

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