Romanino ritrovato, ecco gli affreschi scoperti a Pisogne

Salutati con una giornata di festa ed un convegno gli stralci del pittore bresciano rinvenuti durante lavori di ristrutturazione
  • Pisogne, affreschi ritrovati del Romanino: il taglio del nastro
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    Pisogne, affreschi ritrovati del Romanino: il taglio del nastro
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Affreschi del Romanino, celati allo sguardo da secoli. Sono quelli svelati nel corso dei lavori ora conclusi nella chiesa di San Nicola da Tolentino, all'interno della casa di riposo di Pisogne.

Un intervento durato un anno e mezzo per garantire la conservazione della struttura, con l'eliminazione delle infiltrazioni dalla volta e la salvaguardia degli stucchi che hanno portato alla luce anche gli «inediti» affreschi del Romanino.

Eccoli ora rimessi a nuovo a far bella vista di sé nel presbiterio della casa di riposo di Pisogne: l'ala rosata di un angelo, la testa di una santa con l'acconciatura dei primi decenni del Cinquecento.

Una meraviglia ritrovata che è stata al centro della giornata di festa vissuta a Pisogne in occasione del taglio del nastro della porzione di edificio tornata a nuova luce e del convegno promosso proprio per presentare i ritrovamenti. A prendervi parte, il sindaco Diego Invernici, l'assessore alla Cultura Federica Bonetti, la restauratrice Elena Celeri, il sovrintendente Vincenzo Gheroldi e la presidente del cda della Fondazione onlus Santa Maria della Neve che ha portato avanti il progetto di restauro.

Non è la prima volta che in anni recentissimi tornano alla luce affreschi del Romanino durante lavori di riqualificazione di edifici sacri. Il caso più recente al Duomo Vecchio di Brescia durante gli interventi di risistemazione dell'organo Anegnati.

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