Polemica per il cemento: «Distrutto il paese»

Cinque nuove strutture di vendita a Rivatica, il cantiere (fermo) alla ex piscina di via Mazzini, l’ampliamento del supermercato Lidl
Cantiere. Supermercato in arrivo
Cantiere. Supermercato in arrivo
AA

Cinque nuove strutture di vendita a Rivatica, il cantiere (fermo) alla ex piscina di via Mazzini, l’ampliamento del supermercato Lidl. Se per l’Amministrazione comunale il boom commerciale che sta investendo Paratico rappresenta un’opportunità («Il paese ci guadagna in termini occupazionali - ha spiegato nei giorni scorsi il sindaco Carlo Tengattini -, con decine di posti di lavoro, alcuni dei quali riservati ai paraticesi, oltre che in termini di recupero di aree dismesse»), per le due minoranze comunali la tendenza in corso è tutt’altro che positiva.

«Fra un po’ andremo a vivere nei supermercati - polemizza Giuseppe Franzoni di Impegno per Paratico -. In un paese di nemmeno 5mila abitanti c’è una concentrazione esagerata di strutture di vendita, frutto di una politica scellerata che ha sacrificato per sempre il suolo a favore di oneri. C’è poco da dire: si è distrutto il paese. È questo il modo di rilanciare la vocazione turistica di una cittadina?».

Bordata che fa il paio con il giudizio tranchant dei membri dell’altra opposizione, quella che fa capo alla lista Paratico libera: «A Rivatica si è concessa una volumetria strepitosa - dice Tiberio Boni -. Intendiamoci: è giusto riqualificare le aree dismesse, come nel caso dell’ex manifattura, ma il degrado non si combatte con cubature di queste proporzioni. Il maxi insediamento in questione darà, peraltro, grossi problemi all’apparato viabilistico, già modesto, di Rivatica». Secndo il consigliere Boni non vale nemmeno «ingolosire i cittadini illudendoli che verranno riservati posti di lavori ai paraticesi, perché sappiamo tutti che, sotto il profilo normativo, non è una pratica consentita». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia