Pisogne, lacrime prima dell'ultimo saluto a Daniele

Si celebreranno questo mercoledì i funerali del 16enne morto in seguito all’incidente in scooter
Daniele Corrent -  © www.giornaledibrescia.it
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Daniele è tornato nella sua casa a Govine di Pisogne nel pomeriggio di ieri. Non in sella al suo scooter o di corsa, come amava fare, bensì rinchiuso con il suo futuro in una bara di legno chiaro. Un’immagine indigeribile, che fa a pugni con la vitalità dei suoi sedici anni e con la sua esuberanza. Tutto spazzato via nel buio di una mezzanotte alla Corne Rosse di Darfo, dove un cordolo di cemento, su una strada dismessa, ha spezzato la vita di un giovanissimo. Nell’abitazione che guarda il lago c’erano ad aspettarlo i genitori Andrea e Angela, il fratello minore Davide, i nonni e gli zii, oltre che, nel correre della giornata, anche tanti amici, i compagni di scuola del corso per Meccanico di Edolo e quelli dell’Unione sportiva Rogno, nelle file della quale Daniele militava. Qui resterà sino a domani pomeriggio, quando alle 14.30 sono previsti i funerali nel cimitero di Pisogne. Daniele Corrent, sabato sera, era stato a una festa a Rogno. Poco dopo mezzanotte stava rientrando con un amico, per andare a dormire a casa sua ad Angolo.

L’incidente. In località Corne Rosse, al confine con la Bergamasca, la decisione di non percorrere la strada normale, ma di imboccare la carreggiata dismessa sotto le rocce, dove lo scooter si è scontrato con un cordolo in cemento posto a sbarramento dell’accesso. L’impatto è stato violento e ha lasciato il sedicenne a terra.

Daniele era un ragazzo vitale e di compagnia: sfogava l’argento vivo che aveva in corpo praticando sport, in particolare atletica, con una predilezione per la corsa in montagna. Un ricordo speciale. La scorsa estate aveva partecipato al «Giro delle creste», il principale evento di Pisogne del settore, con un buon risultato. Tra i più affranti ci sono i suoi compagni di squadra e i dirigenti dell’Us Rogno. L’allenatore Giampietro Deleidi è stato a fargli visita, portando la canotta con cui il migliore amico di Daniele ha vinto i campionati italiani a Malonno: «Ti farà compagnia: è il giorno più brutto dei 48 anni di attività della nostra Unione sportiva. Ho visto poche volte ragazzi soffrire perché per infortunio o malattia non potevano allenarsi. Ci lasci nello sconforto e nel dolore».

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