Paura a Montisola: «Mia figlia era in barca con i bimbi, ho temuto il peggio»

«Tanta paura, ma fortunatamente nessuno si è fatto male». È questo il pensiero comune di chi ha assistito allo schianto del traghetto nella frazione di Peschiera Maraglio a Montisola. «In un primo momento abbiamo pensato che avessero svuotato il bidone del vetro - racconta Umberto, che era seduto al bar Caffè dei Porti, proprio davanti al luogo dell’impatto -, poi però abbiamo visto i pali dondolare e quindi siamo usciti, trovando il traghetto già contro la banchina. È stata una bella botta, ma per fortuna non è successo nulla di grave. Io ho lavorato su questi traghetti e purtroppo quando succede un guasto tecnico non puoi fare nulla».
Anche Silvio, titolare del bar conferma lo spavento iniziale: «Inizialmente un po’ di paura c’è stata, anche se subito ho capito che il battello non sarebbe potuto arrivare nel locale. Più che altro ho pensato alla gente che era a bordo: sono però scesi tutti subito e nessuno era ferito, quindi la preoccupazione è durata poco».

Il botto non ha lasciato indifferente nemmeno il dottor Orazio Lucato che stava lavorando nella sua farmacia: «Ho sentito un gran rumore e ho visto la gente agitarsi. I pali che sorreggevano le luci sono caduti uno dopo l’altro e poi è arrivato il battello che ho capito subito non essere più governato. Per fortuna lungo il percorso qualche scaletta che è stata divelta lo ha rallentando facendo attrito. Sono uscito a controllare se qualcuno si fosse fatto male - continua il farmacista - ma c’erano poche persone e sono scese subito senza conseguenze. Abituati ai nostri ritmi sull’isola, l’accaduto mi ha scosso».
La paura ha colpito anche Farideh del bar La Tirlindana. «Mi sono spaventata tantissimo - racconta - perché mia figlia e i suoi bambini erano appena usciti in barca e quindi ho temuto il peggio. Fortunatamente non è successo niente a loro e nemmeno a chi era sul battello. Mi dispiace anche per il comandante perché il danno è importante, però poteva andare peggio quindi tiriamo un sospiro di sollievo».
Anche Laura, amica di Farideh, era dentro il bar: «Farideh è sbiancata, io però sapevo che sua figlia era partita dieci minuti prima e quindi non poteva essere in quella zona - spiega la donna, ancora spaventata per quanto accaduto poco prima - Mi sono preoccupata per chi era sul battello, ma uscendo abbiamo capito che nessuno si era fatto male e soprattutto che nessuno stava passando a piedi sul bordo del marciapiede in quel momento. Dispiace anche per i proprietari delle barche ormeggiate che sono state travolte».
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