Montisola, museo per The Floating Piers: Legambiente dice no

Il recupero di una villa del 1600 a Menzino per gli ambientalisti sarebbe stata più utile per dar vita a un centro di bonifica del Sebino
FLOATING PIERS SI FA MUSEO
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Un museo dedicato a «The Floating Piers», l'istallazione artistica di Christo - morto a fine maggio - che rese famosa Montisola nel mondo, nel 2016. Nascerà nella Cà del dutur, un immobile del 1600 situato nella frazione di Menzino del paese in provincia di Brescia. A finanziarlo, con un contributo di due milioni di euro, è il Ministero dei Beni culturali che ha finanziato undici «cantieri cultura» italiani, tra cui quello di Montisola.

«È una grande soddisfazione e il nome di Christo sarà per sempre legato al nostro paese» ha commentato il sindaco Fiorello Turla.

Di diverso avviso la Sezione Basso Sebino di Legambiente, che boccia l'iniziativa del Governo, chiedendo invece che sia finanziato un centro di ricerca per la bonifica del lago d'Iseo. L'artista bulgaro, scomparso lo scorso 31 maggio, è stato l'ideatore di The Floating Piers, la passerella galleggiante che nel 2016 ha collegato Montisola, in mezzo al lago, a Sulzano, sulla terraferma. Secondo il presidente di Legambiente Sebino Dario Balotta l'iniziativa finanziata dal Governo «non sembra essere un buon modo di spendere le risorse pubbliche che ci presta la Bce».

A suo dire «il recupero della struttura quattrocentesca potrebbe invece essere adibito ad un centro di ricerca per la bonifica del lago d'Iseo» che lo stesso Balotta definisce come «una priorità» per lo specchio d'acqua posto tra le province di Bergamo e di Brescia. «L'inverno scorso - spiega - i carabinieri hanno rinvenuto tra Predore e Tavernola un migliaio di ordigni bellici inesplosi e un'enorme torre, dalla base di circa 15 metri, formata da migliaia di guarnizioni di plastica con amianto che, negli anni, hanno rilasciato sostanze inquinanti nelle acque del Sebino, in particolare metalli pesanti».

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