Le favole di Barbara per i piccoli pazienti dell’Istituto Besta

I libri di Barbara Dall’Osso, di Rovato, con le illustrazioni di Giampaolo Belotti nell’ospedale milanese
A sinistra Barbara Dall’Osso, autrice di libri di fiabe - © www.giornaledibrescia.it
A sinistra Barbara Dall’Osso, autrice di libri di fiabe - © www.giornaledibrescia.it
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«Le favole di Barbara» da Rovato all’Istituto Besta, uno degli ospedali d’eccellenza d’Italia. I libri per bambini scritti da Barbara Dall’Osso e illustrati dal pittore Giampaolo Belotti si trovano ora al reparto di Neuropsichiatria infantile per far divertire, per far sognare e riflettere i piccoli pazienti ricoverati.

Una decina di libri di fiabe sono stati infatti inseriti dall’Istituto milanese nella propria biblioteca a beneficio dei piccoli pazienti. A metterli a disposizione la stessa Barbara Dall’Osso, una zia che si è riscoperta scrittrice di libri per bambini dopo la diagnosi dolorosa della malattia del piccolo Andrea, figlio di suo fratello Gianluca.

«Nella vita a volte succedono degli eventi gravi che ci fanno inizialmente disperare, perché quando si tratta di malattie di bambini una ragione non la si trova - spiega Barbara Dall’Osso -. Così, insieme a mio fratello Gianluca abbiamo pensato di fare qualcosa di concreto per i bimbi speciali, come mio nipote Andrea. Il progetto è cresciuto pian piano e nel tempo abbiamo costituito anche un’associazione, "Gli amici di Andrea" a Bologna», terra d’origine della scrittrice, da diversi anni residente nella «capitale» della Franciacorta.

Il coraggio. Il progetto delle «favole a fin di bene» comprende storie rivolte ai bimbi dai 3 agli 8 anni e fanno parte della collana «Gli animali del prato».

Ogni favola tratta un tema centrale: Gico il lombrico il coraggio, Spocchia la ranocchia l’amicizia, Gedeone il calabrone l’aver fiducia nei propri sogni. E ancora: Lalla la farfalla la bellezza della vita anche nei momenti difficili, Flaca la lumaca l’elogio della lentezza, Mica la formica l’aiuto reciproco, Scialpa la talpa il non giudicare senza conoscere.  «Crediamo che in questo momento storico sia fondamentale insegnare ai bimbi, che devono affrontare questi grandi e complicati cambiamenti, che cos’è il coraggio, una dote che abbiamo dentro di noi, come ci ricorda la morale della favola di Gico il lombrico», dice ancora Barbara, che in passato è stata curatrice del museo di Giorgio Morandi a Bologna, ma che mai, prima, si era cimentata nella scrittura. Pdf e podcast. Il primo personaggio è stato proprio Gico il lombrico, illustrato dal pittore rovatese Giampaolo Belotti, che ha poi fatto propria l’iniziativa illustrando tutte le fiabe.  «Gico il lombrico» è ora disponibile anche in formato pdf, accompagnato da un podcast sonoro registrato da un’amica di Barbara, facilitatrice di «Nati per leggere». Sulla pagina Facebook «Le favole di Barbara» sono disponibili anche diversi disegni che ripropongono alcune illustrazioni delle favole da scaricare, stampare e colorare gratuitamente.

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