Le bici non possono ancora salire sulla Brescia-Iseo-Edolo

Parziale marcia indietro di Trenord sulla norma anti Covid. Ma la linea bresciana è «dimenticata»
Altolà. Sulla Brescia-Iseo-Edolo le biciclette non possono salire in carrozza: Trenord non ha revocato il divieto sulla linea
Altolà. Sulla Brescia-Iseo-Edolo le biciclette non possono salire in carrozza: Trenord non ha revocato il divieto sulla linea
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Treni e bici non vanno in vacanza insieme. E nemmeno in gita. Quanto meno non sul Sebino e in Valcamonica. Una brutta notizia si abbatte sui binari della Brescia-Iseo-Edolo, dove resta in vigore, anzi si rafforza il divieto di salire con la propria due ruote in carrozza. Il divieto era scattato il 3 giugno su tutte le linee gestite da Trenord «per ragioni di sicurezza sanitaria», come era stato spiegato. Il provvedimento si giustificava con la necessità di contenere la diffusione del Covid-19.

Ora però l’azienda, sulla scorta di un’ordinanza regionale, ha fatto una parziale marcia indietro: la misura restrittiva non si applicherà su alcune direttrici, tra le quali la Milano-Brescia-Verona e la Brescia-Bergamo. «In prossimità delle porte di salita delle singole vetture attrezzate - ricorda Trenord - sarà indicato con appositi pittogrammi il numero massimo di biciclette ammissibili». Inoltre su tutte le linee «rimane consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e simili, purché non ingombranti».

La grande esclusa dal nuovo provvedimento, come detto, è la Brescia-Iseo-Edolo. «Ci sono volute tre settimane affinché Trenord, nell’ottica di accogliere di nuovo le bici, controllasse il materiale rotabile disponibile sulle varie linee: si vede che non lo conosceva - ironizza Dario Balotta di Legambiente Basso Sebino -. Tra l’altro sui treni Stadler in servizio sulla Bs-Iseo-Edolo i posti per le biciclette ci sarebbero eccome. Ritengo che la decisione di Trenord penalizzi non poco le zone turistiche del lago d’Iseo e della Valcamonica».

Legambiente chiede dunque, per venire incontro ai tanti appassionati delle dueruote, di garantire almeno un treno al mattino da Brescia a Edolo e uno alla sera per il ritorno: «Questi convogli dovrebbero avere una carrozza aggiuntiva dedicata alle biciclette, sull’esempio virtuoso della Merano-Malles», conclude Balotta. Il divieto di portare le bici sui treni, lo ricordiamo, era scaturito dopo gli «assalti» dei rider alle carrozze in pieno lockdown. Gran parte di loro ora potrà di nuovo salire in carrozza, soprattutto nell’area milanese.

«Si trattava - sottolinea Paola Bocci, consigliere regionale del Pd - di un provvedimento ingiusto e penalizzante, sul quale da subito avevamo presentato un’interpellanza, chiedendo di toglierlo. Non si teneva affatto conto che proprio la bicicletta, per le sue caratteristiche, minimizza i rischi di promiscuità, ed è allo stesso tempo una delle soluzioni per rispondere a problemi di inquinamento, congestione del traffico per la mobilità urbana e salute pubblica».

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