La fabbrica dei pesci ripopola il lago d'Iseo

Dieci pescatori hanno ispezionato le acque: molti i piccoli esemplari notati vicini alle rive
Clusane centro ittiogenico incubatoio ittico in via Passaggio degli orti - © www.giornaledibrescia.it
Clusane centro ittiogenico incubatoio ittico in via Passaggio degli orti - © www.giornaledibrescia.it
AA

L’incubatoio del pesce del lago d’Iseo sta funzionando e i primi risultati si vedono. Al quarto anno di lavoro consecutivo le acque iniziano a ripopolarsi, soprattutto di coregone, la specie più seguita in questo primo quadriennio. 

I risultati. A testimoniarlo è l’ultimo bilancio, ovvero il numero di coregoni femmine gravide trovato nelle ultime due settimane dai dieci pescatori di professione (nove sebini e un bergamasco). I membri del team, da Clusane e Montisola, da Pilzone a Tavernola Bergamasca, si sono alternati nella caccia alle preziose uova da spremere e poi accrescere nelle campane di vetro della «fabbrica» ittica di via Degli orti.

In questa annata, nelle nove serate di pesca svolte da Santo Stefano a giovedì 8 gennaio, sono stati reperiti e fecondati 70 litri di uova, quindi 4 milioni e 200mila minuscoli contenitori naturali nei quali, in un tempo variabile tra 30 e 40 giorni, si formeranno gli avannotti da liberare nel lago. Nella campagna ittiogenica 2018-2019 i litri erano stati 58 e le uova 700.000 in meno di quelle attualmente al sicuro nella struttura gestita dai pescatori dilettanti dell’Unione pescatori bresciani, coadiuvati dall’Istituto Zooprofilattico di Brescia, dall’Asst e dagli ittiologi Alborali, Mancini e Grosso.

Lo scenario. Il risultato avrebbe potuto essere anche migliore di almeno una decina di litri se proprio nelle due serate più pescose, quelle del 29 e del 30 dicembre, il pescatore montisolano che avrebbe dovuto raggiungere la zona del corno, a Tavernola, non fosse stato costretto a saltare l’appuntamento perché indisposto. Insomma, i segni che il lavoro comincia finalmente «a pagare» ci sono tutti. «In questi giorni abbiamo anche notato molti piccoli coregoni vicini alle rive - racconta il pescatore e consigliere comunale di Iseo con delega alla pesca, Raffaele Barbieri -. Un segno importante che già solo l’anno passato non avevamo avuto. Adesso la schiusa delle uova dipenderà dalla temperatura dell’acqua. Se rimarrà attorno ai 10 gradi succederà entro la fine di gennaio, se si abbasserà servirà invece qualche giorno in più».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia