Inquinamento, «al Nord il lago d'Iseo è quello che soffre di più»

Lo ha dichiarato la biologa dell'Università Bicocca di Milano, Barbara Leoni: «La qualità dell'acqua è medio-bassa»
La gomma sul fondale del lago d'Iseo nel video dei Carabinieri - © www.giornaledibrescia.it
La gomma sul fondale del lago d'Iseo nel video dei Carabinieri - © www.giornaledibrescia.it
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«Dei laghi profondi del Nord Italia, il Sebino è sicuramente quello che soffre di più e che non è migliorato negli ultimi decenni. La qualità dell'acqua è dunque medio-bassa». È quanto ha dichiarato Barbara Leoni, biologa dell'Università Bicocca di Milano, all'interno dello speciale «I misteri del lago», trasmesso da Bergamo TV.

La giornalista Simona Befani ha ripercorso il lago d'Iseo a bordo di una motovedetta dei carabinieri per fare il punto, tramite dati e testimonianze, dell'inquinamento del Sebino, in balia di rifiuti di ogni genere, anche a seguito del recente ritrovamento dell'auto appartenuta a Rosario Tilotta, con all'interno un cadavere saponificato. Nel lago ci sono carcasse d'auto, residuati bellici, scarti di lavorazione della gomma, relitti, detersivi e fogne non collettate.

Il comando provinciale dei carabinieri di Bergamo ha aperto un'inchiesta e in Procura è stato aperto un fascicolo con l'ipotesi d'accusa di disastro ambientale, per ora senza indagati. «Il lago è in difficoltà per la qualità delle sue acque, che è ormai da decenni abbastanza scarsa e ciò è in particolare dovuto all'inquinamento legato alle sostanze organiche nutrienti. Dei laghi profondi è dunque quello che soffre di più e che non è migliorato negli ultimi decenni».

Aggiunge la biologa della Bicocca: «Dalle analisi emerge che i nutrienti non sono correttamente gestiti, per cui quello che noi osserviamo è che sul fondo è presente un costante aumento di questi elementi, dovuti al rilascio dei sedimenti e che sono comunque abbondanti anche in superficie. Questo significa che esiste una sorgente esterna che porta sistematicamente queste sostanze al lago, la cui qualità è quindi medio-bassa».

Aggiunge il colonnello Paolo Storoni, comandante provinciale dei carabinieri di Bergamo: «Obiettivo dell'Arma, che è deputata quale polizia ambientale a livello nazionale, è fare una radiografia dello stato del lago, sotto un duplice aspetto. Il primo è quello di individuare i siti inquinanti causati da scarti di lavorazioni industriali gettate negli anni scorsi nel lago. Il secondo valutare la situazione attuale, attraverso un controllo organizzato e strutturato degli impianti idrici e di depurazione di interesse del bacino. Come collettività non possiamo ormai far più finta di niente». 

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