Il progetto della città della musica di fronte alle Porte Franche

Sala concerti da 5-6mila posti, scuola di musica, auditorium, hotel: è iniziato l'iter dell'operazione voluta da Moretti spa a Erbusco
Un rendering dall'alto della struttura seminterrata che ospiterebbe l'auditorium - © www.giornaledibrescia.it
Un rendering dall'alto della struttura seminterrata che ospiterebbe l'auditorium - © www.giornaledibrescia.it
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Una sala concerti da 5-6mila posti, costruita in parte sotto terra e con un’altezza di 17 metri sul piano campagna; un auditorium da 400 posti, con annessa scuola di musica, recitazione e danza, oltre a una sala prove e a un museo della musica con uffici amministrativi; un hotel da 90 camere

Sono i tratti salienti dell'imponente progetto che Moretti spa intende realizzare a Erbusco, in un’area collinare di sua proprietà nelle vicinanze del casello di Rovato, di fronte al centro commerciale Le Porte Franche, della stessa Moretti. 

La «città della musica», come la definiscono i proponenti, che si sono affidati all'architetto Giorgio Goffi, dovrebbe sorgere su un’area di 52mila metri quadri, 28mila dei quali già classificati nel Pgt di Erbusco come «area privata per servizi di interesse pubblico». 

 

Al centro, l'area interessata dal progetto © www.giornaledibrescia.it
Al centro, l'area interessata dal progetto © www.giornaledibrescia.it

 

Dopo avere depositato un primo progetto che ha alimentato polemiche in Franciacorta, con cui è stato avviato l’iter burocratico per l’operazione urbanistica, la Moretti spa ha apportato alcune modifiche presentate in maniera informale all’amministrazione di Erbusco: i parcheggi a raso, ad esempio, sono stati tutti interrati 15 metri sotto il piano campagna. Nella città della musica, in cui secondo i progettisti ci sarà attenzione per il verde, troveranno posto anche i resti della villa romana presente, inserita in un parco archeologico. 

Nell’iter burocratico sono coinvolti i comuni della zona, assieme alla Regione: il progetto, spiegano dalla Moretti, non è blindato e suscettibile di affinamenti successivi. La stima è che servirà almeno un anno e mezzo prima di arrivare all’approvazione del programma integrato di intervento. La discussione è appena iniziata, insomma, e, viste le prime reazioni, è destinata a essere calda. Lo dimostra l’esperienza recente: l’ampliamento delle Porte Franche, con un nuovo centro commerciale di fronte a quello già esistente, sulla stessa area in cui ora si vorrebbe costruire la città della musica, era stato bocciato nel 2016 dai cittadini di Erbusco attraverso un referendum. 

 

 

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