«Gli animali del prato» portano favole ai bambini in ospedale

Dal prato agli ospedali, sempre con una missione a fin di bene: fare sorridere i più piccoli, anche nelle difficoltà. E insegnando loro anche qualcosa. Così il progetto «Le favole a fin di bene», ideato dai rovatesi Barbara Dall’Osso e Giampaolo Belotti.
Le otto storie della collana «Gli animali del prato» (l’ultima è «Clarabella la Coccinella», del 2021) rivolte a bambini dai 3 agli 8 anni hanno da tempo varcato i confini della Franciacorta e ora puntano a dare conforto ai piccoli ricoverati. Risultato? Un boom di... richieste dai nosocomi di mezza Italia. «Il nostro obiettivo - spiega Barbara Dall’Osso - è cercare di essere vicini ai piccoli pazienti delle pediatrie e alle loro famiglie donando le favole e affiancando progetti di lettura. Viste le molte richieste, abbiamo deciso di mettere a disposizione la nostra pagina Facebook "Le favole di Barbara" o la mail barbaradallosso@hotmail.com per convogliare le segnalazioni su dove potere portare il nostro progetto».
Della piccola rete fanno già parte il reparto Pediatria degli Spedali Civili, il Mellino Mellini di Chiari, l’ospedale di Crema, quello di Sant’Arcangelo di Romagna (in provincia di Forlì Cesena, ndr), quello di Parma - in collaborazione con GiocAmico Onlus -, l’istituto Besta di Milano, e l’ospedale Sant’Orsola - Gozzadini di Bologna. Proprio lungo l’asse Rovato - Bologna (dove è cresciuta e ha studiato la Dall’Osso) il progetto ha preso forma, spingendo le favole franciacortine al di là dei confini del nostro territorio.
A spiegare il perché è Ilaria Gandolfi, che cura il servizio pubblico «Bibli-Os»: «Crediamo nei libri e nel loro valore nel trasmettere messaggi d’amore e di vita, nei bambini e nella loro forza nel superare le difficoltà. Crediamo però anche che un buon ospedale pubblico debba essere capace di progettare un percorso di cura della malattia che è anche percorso di crescita e di benessere della persona». L’idea di portare i libri ovunque ci siano dei bambini disposti a leggerli non riguarda solo gli ospedali: dal tam tam sui social è infatti partito un vasto progetto di promozione alla lettura legato alle scuole e alle biblioteche, dalla provincia di Brescia fino alle zone terremotate, come quelle nei dintorni di Norcia e Arquata del Tronto.
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