Gli alunni si spostano e i docenti stanno in aula: alle medie di Ome debutta Dada

È la didattica per ambienti di apprendimento. Secondo le neuroscienze lo spostamento rappresenta un fattore energizzante
La scuola media dell’Istituto comprensivo di Ome - © www.giornaledibrescia.it
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Un istituto «nuovo», con ambienti organizzati per fare scuola secondo i dettami pedagogici più moderni. La scuola secondaria dell’Istituto comprensivo di Ome ha avviato da quest’anno scolastico il progetto Dada: Didattica per ambienti di apprendimento. Il progetto si muove nell’ottica del ripensamento e della valorizzazione degli spazi della scuola, attraverso cui motivare gli allievi, accrescerne le competenze, implementarne la capacità di conoscere ed elaborare le esperienze.

Ha beneficiato di fondi del Pnrr (l’Istituto comprensivo ha ricevuto 150mila euro per i suoi progetti) e comunali, che sono serviti per alcuni interventi strutturali e per l’installazione di nuovi armadietti. «Il progetto Dada è un’innovazione pedagogico-organizzativa già in atto in diversi paesi europei e sempre più diffusa sul territorio nazionale - spiegano dall’Istituto comprensivo -. Prevede un passaggio dall’aula tradizionalmente assegnata alla classe ad ambienti di apprendimento per così dire “tematici”: ogni aula viene assegnata a uno o due docenti della stessa disciplina, con gli alunni che si muovono di aula in aula mentre i docenti rimangono nello stesso spazio, aspettando i ragazzi al cambio dell’ora».

Secondo quanto affermano le neuroscienze, lo spostamento rappresenta un fattore energizzante per gli studenti, stimolando la capacità di concentrazione e rendendo più significativo l’apprendimento. «Il progetto nasce da molti spunti, non ultimo quello dell’esigenza di valorizzare l’eccellenza del nostro sistema educativo - proseguono dall’Ic di Ome - e favorire un innalzamento dei livelli di apprendimento con l’obiettivo di superare modelli formativi di tipo trasmissivo, sostanzialmente passivi, che mostrano la loro inadeguatezza di fronte alle sfide attuali».

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