Festa rosa-nero, il «Gs Ronco» compie 50 anni

Maggio ricco di eventi a Gussago per celebrare il mezzo secolo della società sportiva gussaghese
Una delle insegne che celebrano il Gs Ronco - © www.giornaledibrescia.it
Una delle insegne che celebrano il Gs Ronco - © www.giornaledibrescia.it
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Mezzo secolo del Gs Ronco e una festa di compleanno, annunciata dallo sventolio di migliaia di bandierine rosanero che adornano da qualche ora la frazione gussaghese. Sono i colori delle maglie dei ciclisti, che indossò anche Guido Bontempi, da bambino e ragazzo, perché qui si formò e qui resta il suo cuore. Un maggio ciclistico e una primavera rosa-nera, segnano questa tappa cruciale del cinquantenario.

Per Ronco è una festa di Contea, una sorta di anniversario «nazionale» perché la squadra è uno degli elementi identitari, con Guido Bontempi, il supercampione e il super-eroe. «Non avremo un giorno appositamente dedicato ai festeggiamenti - dice il presidente Rudy Braghini - ma ogni gara sarà un’occasione per celebrare il ricordo con i nostri tifosi, i nostri ragazzi, il nostro team e la comunità di Ronco. I nostri ragazzi correranno tutto il mese di maggio con la maglia celebrativa che ricalca la divisa originale con la quale il Gs Ronco corse le prime gare della sua storia». Il prologo è fissato mercoledì, con la cena ad adesioni, al Ristorante Villa Giardino di Paderno Franciacorta.

Il 4 maggio, per festeggiare, si pedala: è il nono trofeo ciclistico Contea di Ronco (categoria Giovanissimi). Il 5 maggio le strade bianche della cosiddetta «Contea» saranno ancora percorse dai ciclisti dell’ottavo Trofeo Maurigi (Allievi). Quindi, senza un preciso copione, riunioni e bicchierate, ricordi e programmi per il futuro, nel paese che ha realizzato anche una Pietà ciclistica - opera di Johan Frisò, plasmata un paio d’anni fa - collocata sulla Provinciale che rappresenta un episodio reale avvenuto tanti anni fa: il Partigiano, dirigente del Ronco Gs, mentre, gravato dal dolore, tiene in braccio un allievo, morto in un canale a Lonato. Anche questi momenti verranno ricordati, perché anche il nero - e non solo il rosa-di-maggio - appartiene alla storia di una società sportiva che ha attraversato cinque decenni. Per il resto, gioia dell’aria, che è l’altra faccia della medaglia.

La festa è sulle strade, col vento tra i capelli. Braccia in alto. A toccare il cielo, trapuntato di vibranti bandiere rosa-nero.

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