Feltri Marone, Vigili del fuoco ancora al lavoro su un focolaio

Dalle 22 lavoro incessante per contenere i danni. Ultime operazioni prima della bonifica. Forse salva una delle linee di produzione
  • Feltri Marone, capannone bruciato e linea ferroviaria chiusa
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    Feltri Marone, capannone bruciato e linea ferroviaria chiusa
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Lo spettacolo mette i brividi. L'odore nell'aria è inconfondibile e fastidioso anche a 14 ore dall'inizio dell'incendio a ridosso dello storico stabilimento della Feltri Marone. A vedere la struttura dalla linea ferroviaria della Brescia-Iseo-Edolo si vedono le pietre antiche della porzione più risalente della fabbrica, un muro della quale ora minaccia proprio la circolazione dei treni, sospesa dalla tarda serata di ieri.

Il tetto del capannone in cui aveva sede il magazzino dei semilavorati da cui è scaturito il rogo è andato distrutto e ora si scorge da lontano quel che ne resta avvolto dalla fuligine nera e dal fumo che ancora si leva.

Sette squadre dei Vigili del Fuoco sono all'opera dalla notte: resta un ultimo focolaio da domare, ma il rogo sarebbe stato circoscritto in tempo, scongiurando la propagazione ad altre aree dell'azienda. Toccherà quindi ai mezzi delle unità Gos, Gruppi operativi speciali, liberare dalle macerie le aree interessate dal rogo per consentire la definitiva bonifica della struttura.

Frattanto resta chiusa - e lo resterà probabilmente a oltranza anche nei prossimi giorni - la linea ferroviaria della Brescia-Iseo-Edolo, nel tratto compreso fra Pisogne e Sale Marasino: ai passeggeri è garantito un servizio sostitutivo con autobus.

L'intervento proseguirà probabilmente per l'intera giornata. Solo al termine si potrà capire se almeno una delle due linee produttive si è salvata: un aspetto che potrebbe far tirare almeno un sospiro di sollievo agli oltre cento dipendenti dell'impresa sebina che ora temono per il loro destino lavorativo.

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