Ex Ercos: in autunno via i rifiuti, poi la bonifica dell’area

Lo stombamento a breve dei rifiuti lungo l’area demaniale, che dovrebbe essere seguita dalla bonifica della porzione privata. È quello che è emerso in Consiglio comunale a Monticelli Brusati a seguito di una richiesta di chiarimenti da parte del gruppo di minoranza Civica per Monticelli circa la situazione nell’area ex Ercos, in via IV Novembre, 20mila mq che attendono la bonifica da ormai oltre vent’anni.
Un percorso lungo, tra fideiussioni sparite nel nulla (un miliardo di lire della convenzione del ‘99), crisi del mercato immobiliare e il caso dell’abuso edilizio del Dosso a bloccare le costruzioni: tutto in un sito dove sono stati riscontrati nel sottosuolo alti valori di manganese e cloruro di vinile. Il sindaco ha risposto all’interrogazione chiarendo che i lavori partiranno in autunno sull’area demaniale e accogliendo la proposta della minoranza: poter rendere pubblica quell’area.
«Nel ’99 ero consigliere comunale di minoranza e chiesi l’istituzione di una commissione per seguire tutti passaggi relativi all’Ercos: fu bocciata - sottolinea Ugo Rizzini di Civica per Monticelli -. Purtroppo, con il senno di poi, sarebbe stata molto più che utile. Oggi, visto che la vecchia proprietà non sta intervenendo e che è sempre più probabile un intervento diretto del Comune nella bonifica, sarebbe bello poter trovare il modo di rendere l’area pubblica».
Una proposta dal consigliere di minoranza, quest’ultima, che ha incontrato il parere positivo del primo cittadino per un’area centralissima rimasta bloccata da inquinamento e lungaggini giuridico-burocratiche. «Noi siamo i primi a volere che la situazione si sblocchi e con 150mila euro avvieremo tra poche settimane lo stombamento dei rifiuti presenti nella porzione demaniale, molti dei quali sepolti lì negli anni ‘70 e ‘80 - ha spiegato il sindaco -. Non dovremmo trovare una situazione di inquinamento pesante, ma è ovvio che ci sia l’esigenza di arrivare presto alla bonifica del resto dell’area. Dopo la decisione della Provincia c’è la speranza che si possa risolvere tutto in un tempo breve. Se, alla fine, ci sarà però il nostro intervento nell’area privata, non escludo che si possa lavorare per renderla comunale. Prima però dobbiamo attenerci alle prescrizioni legate al Pgt: bonifica e successiva, eventuale, presentazione del piano attuativo da parte della proprietà».
A riaccendere i riflettori sul caso è stato ancora l’iter giudiziario: in particolare, il secondo esposto in Procura (a cui è seguita la diffida rivolta al Comune di Monticelli) presentato dall’avvocato Pietro Gambarino, incaricato da uno degli imprenditori che acquisirono l’area all’inizio degli anni Duemila.
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