Erbusco diventa ufficialmente città: Mattarella accoglie la richiesta

L’obiettivo è valorizzare il territorio franciacortino anche in vista del 2023: la domanda era partita a settembre 2021
Una veduta panoramica di Erbusco - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una veduta panoramica di Erbusco - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Erbusco diventa - ufficialmente - una «città». Il titolo onorifico è stato disposto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo scorso 25 novembre. La notizia è stata comunicata al sindaco Ilario Cavalleri dalla prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà nelle scorse ore, con tanto di decreto quirinalizio.

Si chiude così un percorso iniziato il 28 settembre 2021, quando il Consiglio comunale aveva richiesto, all’unanimità, la «concessione del titolo di città». Il riconoscimento «dimostra - spiega il primo cittadino - l’importanza che Erbusco ha raggiunto negli ultimi anni nell’ambito dei servizi, dell’istruzione, del commercio, per la valorizzazione e promozione dell’associazionismo, dello sport e delle sue tradizioni, nonché per la sua rilevanza storico-culturale e turistica. La sua posizione geografica, nel cuore della Franciacorta, le sue bellezze naturali e ambientali e la sua vocazione vitivinicola contribuiscono a fare di Erbusco un’area strategica per quanto riguarda l’offerta culturale e turistico-ricettiva. È un traguardo simbolico, ma allo stesso tempo molto importante per la nostra comunità che, negli ultimi anni, è divenuta il cuore pulsante e il centro propulsivo della Franciacorta».

La neo città di Erbusco festeggia così l’ottenimento del titolo onorifico, che dovrebbe fungere - negli auspici dell’Amministrazione e del consiglio - da volano in vista del 2023, anno in cui Brescia e Bergamo saranno Capitale italiana della cultura. Esattamente a metà strada tra le due c’è la Franciacorta, che punta così a mostrare tutte le eccellenze anche a livello nazionale. Prima tra tutte, ovviamente, la produzione del Docg bresciano. Un legame, quello tra vino ed Erbusco, evidenziato anche dalla relazione prodotta dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e inviata al Quirinale per la decisione. Il testo definisce come «settore primario quello della coltivazione della vite...» tale da «portare il prestigio del luogo anche oltre confine, rendendo un’ambita meta turistica».

Un’altra menzione va poi al «Consorzio Franciacorta, che ha sede a Erbusco dal 1993», e all’associazione «Strada del Franciacorta, che promuove e sviluppa le potenzialità turistiche della zona attraverso un percorso di promozione enogastronomica lungo 80 chilometri, riconosciuto da Regione Lombardia, che si snoda nella provincia di Brescia su un territorio di 19 Comuni». I brindisi di Natale e Capodanno, a Erbusco, saranno quindi ancora più dolci. E rigorosamente Docg.

I Comuni che hanno ottenuto il riconoscimento di città

Prima di Erbusco, l'ultimo a ottenere il riconoscimento di città è stata Rezzato ad agosto. Oltre al capoluogo, salgono così a 16 i comuni insigniti del titolo. Salò e Chiari lo ottennero rispettivamente nel 1860 e nel 1862 con regio decreto, mentre gli ultimi in ordine di tempo erano stati Rovato nel 2014 e Gardone Riviera nel 2016. Nel mezzo Darfo Boario, Desenzano, Gardone Valtrompia, Ghedi, Lonato, Lumezzane, Manerbio, Montichiari, Palazzolo e Travagliato.

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