Corte Franca, bambino ferito dopo una lunga sequenza di spari

Il piccolo, due anni da compiere a ottobre, non è ancora fuori pericolo. La guardia giurata che ha sparato è indagata per lesioni gravissime
La palazzina su cui è finito il proiettile - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
La palazzina su cui è finito il proiettile - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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La notizia più importante riguarda la piccola vittima. Che dopo un delicato intervento chirurgico, respira autonomamente e nelle prossime ore potrebbe essere dichiarata fuori pericolo dai medici, ottimisti anche se ora la prognosi resta riservata.

Un quadro confortante, dal momento che si parla di un bambino che ad ottobre compirà due anni e che nella serata di Ferragosto è stato raggiunto all’altezza del petto da un proiettile vagante mentre era alla finestra di casa a Corte Franca.

Il colpo esploso in strada

Il colpo di pistola è stato esploso in strada, a metri di distanza, dall’arma di una guardia giurata di 46 anni residente anche lui nella stessa via e ora indagato per lesioni gravissime. Secondo quanto fin qui ricostruito dai carabinieri, coordinati dal sostituto procuratore di turno Benedetta Callea, l’uomo avrebbe sparato più volte con la sua pistola legalmente detenuta in direzione di alcuni cartelli stradali e contro un palo. Non era solo: con lui c’erano infatti un parente e un amico del ragazzo, entrambi maggiorenni. Per i due giovani gli inquirenti valutano la contestazione del reato di porto e uso illegale di arma da fuoco in pubblico. Tutti e tre infatti a turno avrebbero sparato per un gioco finito quasi in tragedia.

Spari scambiati per petardi

I residenti in zona non si sarebbero insospettiti sentendo i colpi di pistola, perché inizialmente scambiati per alcuni petardi fatti esplodere per festeggiare Ferragosto. Qualcuno però affacciandosi dalla finestra con la convinzione di assistere a fuochi d’artificio ha assistito ad una scena drammatica. «Ho sentito il padre che urlava “lo hai ammazzato, hai ammazzato mio figlio” e ho visto la mamma correre in strada con il bambino tra le braccia» ha raccontato un vicino di casa della famiglia - padre, madre e due figli di 4 e 2 anni - del bambino ferito, che è di origine marocchina.

Non è chiaro se il colpo di pistola sia stato sparato in aria o se il proiettile abbia prima colpito un palo e poi di rimbalzo il bambino che era alla finestra. La Procura è intenzionata a disporre una perizia balistica per accettare la traiettoria del bossolo. Proprio alcuni bossoli, dopo la serata di ieri, sarebbero stati tolti volutamente dalla strada e fatti sparire e solo dopo ore i carabinieri li hanno recuperati a casa della guardia giurata.

«Avevamo festeggiato il Ferragosto e poi lui era rimasto con mia figlia e io sono andato a dormire e non ho sentito nulla» ha spiegato la suocera della guardia giurata. «Ma siamo sicuri che sia stato lui ad aver sparato?» si è chiesta la donna, che ha poi aggiunto: «Chiunque ha sparato credo lo abbia fatto come si fanno i fuochi d’artificio, per festeggiare, ma che io sappia mio genero non aveva mai sparato fuori dal servizio ma non so davvero come siano andate le cose».

Le testimonianze dei vicini

La Guardia giurata - spiegano alcuni residenti - sarebbe andata avanti per oltre un quarto d’ora la sera di Ferragosto ad esplodere colpi di arma da fuoco. Uno dietro l’altro contro un bersaglio improvvisato. Sul cartello - poi sequestrato dai carabinieri nel pomeriggio di oggi - che indica «via Gallo» dove abita l’uomo, sono ben visibili almeno undici segni di proiettile, mentre molto di più quelli su un palo vicino. Impossibile stabilire se siano tutti riferibili alla serata di lunedì. «Ho sentito almeno 15 colpi» è il racconto di un vicino.

Nei confronti della guardia giurata, dopo una prima valutazione degli inquirenti, al momento non è stato preso alcun provvedimento dal magistrato di turno che deve ancora ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto. Anche se viene esclusa la volontarietà del gesto. All’uomo sono state sequestrate tutte le armi - tra cui un fucile - regolarmente denunciate, che teneva nella sua abitazione. Dopo una lunga giornata in caserma, in serata, poco prima delle 19, la guardia giurata è tornata a casa scortata da tre carabinieri. Non ha rilasciato dichiarazioni, è salito sulla sua auto ed è andato via.

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