Chiude la storica cartoleria di Cologne, ma gli ex alunni fanno una sorpresa alla titolare

È rimasta di stucco, Antonietta Lamberti, quando sette ex piccoli clienti hanno deciso di fare un acquisto mirato
Dietro al bancone Antonietta Lamberti nella sua cartoleria - © www.giornaledibrescia.it
Dietro al bancone Antonietta Lamberti nella sua cartoleria - © www.giornaledibrescia.it
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Una storia lunga quasi settant’anni, intrecciata con memorie e forti sentimenti, non poteva che chiudersi in un modo altamente emozionante. È rimasta di stucco, Antonietta Lamberti, quando sette ex «piccoli clienti» di Cologne sono entrati nella sua storica cartoleria e hanno deciso di acquistare buona parte della merce rimasta in attesa della chiusura dell’attività per poi donare tutto in beneficenza.

Quaderni e ricordi

La storia del cuore che viene dal paese franciacortino ha come protagonisti la titolare dell’esercizio commerciale di via Roma, che si trova proprio di fronte all’ingresso della scuola primaria, e un gruppo di sette tra donne e uomini della classe 1982, tutti legatissimi ai ricordi che quel luogo trasmetteva loro. Tutto è partito quando la colognese Erika Goffi, a inizio luglio, è entrata per un acquisto nel negozio di Antonia, la quale, non senza rammarico, le ha comunicato che avrebbe chiuso il negozio nei mesi successivi e si sarebbe finalmente riposata dopo aver venduto gli articoli rimanenti. «Tornata a casa, ho ripensato ai miei ex compagni di scuola e ai ricordi che quella cartoleria, che vende anche giochi e giocattoli, suscitava in noi - ha spiegato Erika -. Così, ho contattato alcuni coscritti dell’82 per vedere se fossero d’accordo con la proposta di acquistare una parte della merce e donarla all’associazione colognese Un sorriso per Matteo ed Ettore, che aiuta i malati dei reparti oncologici pediatrici».

I ragazzi che ormai hanno tagliato il traguardo dei 40 anni si sono trovati e nei giorni scorsi si sono presentati in negozio con una lettera per Antonia e la proposta di acquisto per la donazione in beneficenza.

«È stato un momento emozionante - ha spiegato la negoziante -. Non me l’aspettavo proprio. Sono tutti dei bravi ragazzi che in passato erano spesso qui e poi qualcuno ci è tornato coi figli. La cartoleria è stata aperta da mia madre Agnese Buffoli nel 1954, quando io non avevo ancora 14 anni (oggi ne ha 83, portati benissimo, ndr), ma ho cominciato ad aiutarla sin da subito. Poi ho portato avanti per decenni il negozio e tra un mese o due smetterò. Pensare che molte delle cose che mi erano rimaste ora andranno a donare sorrisi ai bambini dei reparti oncologici mi commuove. Io non ho avuto figli e ho sempre vissuto qui, sopra il negozio, ma la mia vita è stata sempre piena di bambini grazie al lavoro».

Il tempo passa, ma la memoria dell’infanzia porta con sé grandi emozioni e la maturità dell’età adulta conduce a una responsabilità nei confronti del prossimo, perché come hanno scritto al termine della lettera gli ex alunni, «la serranda del negozio si abbasserà, ma i nostri ricordi più belli, di un’età spensierata e gioiosa, non svaniranno».

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