Calino riaccoglie le quattro tele trafugate 30 anni fa dalla Parrocchiale

I preziosi ripinti sono stati riconsegnati ieri dai Carabinieri nel Nucleo per la Tutela del Patrimonio
CALINO, RECUPERATE LE TELE RUBATE
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Un ritorno a casa che ha il sapore del dono. La percezione che si ha a Calino di Cazzago per il ritrovamento e il ricollocamento in Parrocchiale delle quattro tele trafugate oltre trent’anni fa è questo. Una sensazione di grande riconoscenza e felicità inattesa che era palpabile ieri sera nella Chiesa di Calino durante la messa e nella breve cerimonia di riconsegna che l’ha succeduta.

I quattro dipinti - così come tanti altri recuperati durante le operazioni condotte dai Carabinieri per la Tutela del Patrimonio di Monza e Torino - sono ora tornati al loro posto.

  • Calino riaccoglie le opere d'arte rubate trent'anni fa
    Calino riaccoglie le opere d'arte rubate trent'anni fa
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Quattro splendide opere (ne manca «solo» una quinta tra quelle rubate a fine ‘91) tra cui spiccano «L’Allegoria della Fede», attribuito al Moretto e «San Francesco con le mani giunte sul petto», olio su tela del XVII secolo di pregevolissima fattura realizzato di un artista anonimo. «Non ci speravamo davvero più - commenta una fedele residente -. In questi tempi difficili qualche bella notizia fa piacere». Un ritorno che va a sanare una vecchia «ferita» mai rimarginata del tutto per la piccola comunità calinese, che ha accolto con diversi applausi la manifestazione di riconsegna.

«Penso al parroco di allora, don Cosimo Taurisano, e all’umiliazione, al senso di sconforto, che avrà provato - ha sottolineato il parroco di oggi don Mario Cotelli -. Ora non è qui con noi, ma starà sicuramente festeggiando questo ritrovamento, così come tutta la comunità; perché queste opere non sono solo oggetti, ma hanno saputo nutrire la fede, diventando un simbolo per i residenti, che credevano di averle perdute per sempre».

La cerimonia di ieri, con la presenza (tra gli altri) del comandante dei carabinieri della Tutela Patrimonio Culturale di Monza Claudio Sanzò, il sindaco Fabrizio Scuri, lo storico Gabriele Archetti, ha chiuso, tra sorrisi e momenti di convivialità questa storia durata trent’anni con un inaspettato lieto fine.

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