Bornato-Rovato via i treni, sulla tratta arrivano i bus

È la proposta presentata da Trenord in Regione: via le corse sulle tratte con meno di 50 passeggeri
Treni, 2018 annus horribilis, «maglia nera» alle linee bresciane  - Foto  © www.giornaledibrescia.it
Treni, 2018 annus horribilis, «maglia nera» alle linee bresciane - Foto © www.giornaledibrescia.it
AA

Sostituire i treni più vecchi delle linee meno frequentate con autobus. È la proposta eleborata da Trenord per fronteggiare la situazione di emergenza in cui versa il servizio ferroviario in Lombardia, significativamente peggiorato in termini di puntualità e soppressioni rispetto al 2017.

A confermarlo è stato il nuovo amministratore delegato della società, Marco Piuri nel corso di un’audizione in commissione regionale Territorio e infrastrutture.

«Abbiamo proposto alla Regione di ridurre le corse dei treni con meno di 50 passeggeri sulle linee più periferiche sostituendoli con autobus» ha spiegato Piuri, precisando che «questo intervento riguarda solo l’1% dei passeggeri, cioè 7 mila viaggiatori sui 750 mila utenti giornalieri di Trenord e non toccherà le direttrici principali da e per Milano». Sul fronte Bresciano, la tratta interessata sarà la Bornato-Rovato, la rimodulazione del servizio per il momento è limitata soltanto all’orario invernale, dal 9 dicembre a giugno.

«In questo modo togliamo flotta vecchia e recuperiamo personale senza toccare il cuore del sistema. Non crediamo di peggiorare il servizio ma diciamo ai 7 mila che anziché andare in stazione e trovare un treno soppresso troveranno un autobus certo che li porterà a destinazione», ha assicurato il manager.

«L’obiettivo è di ridurre del 50% le soppressioni e i disservizi di nostra responsabilità» ha affermato Piuri. «Il nostro obiettivo è tutelare i pendolari» ha detto Claudia Maria Terzi, assessore regionale alle Infrastrutture. «Regione Lombardia ha investito più di tutti - ha proseguito -, mentre la collaborazione di Trenitalia è sempre stata insufficiente e sono mancati gli investimenti sulla rete di Rfi. Per questi motivi oggi ci troviamo in una situazione disastrosa evidente a tutti».

Intanto l'altro ieri è stata una nuova mattinata di disagi per i pendolari bresciani. Il treno delle 7.55 dopo essere partito per Milano con 25 minuti di ritardo, si è fermato a lungo a Vidalengo. «Non ci hanno dato nessuna spiegazione» ha detto Emanuele Busi del comitato Sbiancalafreccia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato