Bobo, andata e ritorno in bici a Capo Nord

Oltre 8mila chilometri in bici, metà dei quali in solitaria; due mesi in giro per l’Europa toccando ben dieci nazioni, e 15 chili in meno a fine corsa a testimoniare la fatica di quel viaggio tutto cuore che ha visto protagonista GianfrancoBobo Reboldi.
Sono gli straordinari numeri che raccontano l’impresa del 59enne ironman bresciano, partito dalla sua Ospitaletto il 27 luglio e tornato lunedì a casa, dopo una traversata su due ruote che l’ha visto giungere sino in Norvegia, in quella meta ammantata di leggenda che è Capo Nord.
«Era da tempo che pensavo ad un viaggio del genere, e la NothCape4000 è stata l’occasione giusta - ha raccontato al rientro Reboldi -. L’arrivo a Capo Nord è stato un momento davvero indescrivibile».
La partecipazione di Reboldi alla NorthCape4000 (manifestazione che, dal Lago di Garda, conduce e assiste tanti riders sino alla leggendaria meta di Capo Nord) era però solo una porzione del viaggio che aveva in mente l’ospitalettese. Il primo tratto che Bobo percorre da solo è quello che da Ospitaletto lo conduce sul Garda il 27 luglio. Il 28 luglio la partenza ufficiale della traversata che lo ha condotto a Capo Nord con tre amici (Lorenzo Gabrieli di Concesio, Tiziano Pirazzi e Milena Dipietrantonio di Verbania) e altri 116 riders, in un percorso che l’ha portato a superare le Alpi, attraversare l’Europa dell’Est, correndo poi accanto alla famosa Cortina di Ferro.
Una corsa da leggenda, alla quale Reboldi ha voluto aggiungere un altro tocco di epicità percorrendo anche la via del ritorno in bicicletta, a differenza degli altri atleti rientrati con mezzi alternativi.
«Volevo avere la possibilità di viaggiare anche in solitaria in bici - prosegue Reboldi -. Ho avuto un piccolo problema in Norvegia, ma dopo un po’ di riposo e un antibiotico sono riuscito a riprendere tranquillamente il mio viaggio».
Solo un brevissimo tratto in treno nel post infortunio, e la traversata in traghetto per una parte del percorso in terra norvegese, sono gli unici mezzi alternativi utilizzati da Reboldi, che ha percorso altri quattromila chilometri in bicicletta arrivando poi in scioltezza lunedì nel centro di Ospitaletto, salutato da una piccola folla di amici, conoscenti e curiosi, che hanno voluto rendere omaggio a Bobo, il raider ospitalettese amante delle grandi imprese.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato