Accoglienza migranti, il sindaco di Rovato: «Noi abbiamo già dato»

Così Tiziano Belotti, che aggiunge: «Penso che tocchi anche ad altri fare la loro parte»
Migranti a bordo della nave di una Ong - Foto Red Cross/Yara Nardi
Migranti a bordo della nave di una Ong - Foto Red Cross/Yara Nardi
AA

In quanto ad accoglienza migranti noi abbiamo dato, ora tocca agli altri. Si può riassumere in queste parole la posizione del sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, che le non le manda certo a dire ad alcuni colleghi con fascia tricolore: «Siamo il Comune con la maggiore percentuale di residenti non nati in Italia o nati da genitori stranieri in tutto il Bresciano - rimarca -. Potremmo tranquillamente accogliere ancora, visto che i rovatesi sono di natura accoglienti, ma penso che tocchi anche ad altri fare la loro parte, soprattutto a quei Comuni i cui sindaci blaterano di accoglienza ogni giorno ma poi non sanno gestire nemmeno pochi profughi ucraini...». Ma Belotti non si ferma qui e rincara ulteriormente la dose: «L’accoglienza è una cosa seria, e qualcuno di quei blateroni di sinistra non sa nemmeno che cosa sia. Se credono, vengano a Rovato a vedere cosa abbiamo fatto in questi anni».

In altri Comuni

A Rovato dunque la porta stavolta è chiusa, ma le cose non vanno meglio in altri Comuni: per un motivo o per un altro mancano le disponibilità.

A Botticino per esempio il Municipio ha pubblicato un avviso sul proprio portale istituzionale, ma finora nessuno si è fatto avanti. «Circa una settimana fa ho ricevuto la telefonata dal prefetto - racconta il primo cittadino Gianbattista Quecchia -. Abbiamo informato la popolazione che c’è necessità di un alloggio in grado di accogliere sei persone. Tutt’oggi però non è arrivata alcuna manifestazione d’interesse. Purtroppo - aggiunge - gli alloggi comunali sono tutti molto piccoli e già occupati. Anche perché nel periodo post Covid sono cresciute le fragilità».

A Desenzano, spiega invece il sindaco Guido Malinverno, «faremo le necessarie valutazioni». Tuttavia, «trovare spazi idonei non è così facile. Specie in un comune turistico come il nostro, dove sono massicce le Cav (le case vacanze, ndr)». Queste «hanno alterato in modo drammatico il mercato delle locazioni» e hanno infine sottratto «collocazioni per le marginalità e le fragilità locali».

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia