Scuola, aperto il bando per 156 posti da dirigenti in Lombardia
Se il 2023 era finito inanellando reggenze su reggenze al vertice delle scuole, con numerosi dirigenti spediti in fretta in pensione a scuola già avviata ed altrettanti colleghi costretti ad assumere un doppio incarico per colmare i buchi, il 2024 presenta novità di segno opposto.
Una delle principali riguarda colui che da sei anni guida l’Ufficio scolastico territoriale, l’ex Provveditorato, il preside dei presidi insomma, che ha tenuto il timone del sistema istruzione anche nei delicati anni delle restrizioni per la pandemia: quelli dello stop improvviso delle lezioni, della Dad da organizzare e dei dialoghi in classe sotto le mascherine. Da ieri è ufficiale: a Giuseppe Bonelli è stato affidato l’incarico all’Ufficio scolastico regionale per gli Esami di Stato e il supporto alle autonomie scolastiche, oltre alla dirigenza dell’Ust di Como. Martedì il nuovo ruolo è stato formalmente registrato dalla Corte dei Conti. Bonelli seguirà l’ordinaria amministrazione per Brescia fino alla nomina di un nuovo dirigente: l'Usr di Milano sta avviando la procedura. Un lasso di tempo che è presumibile consista in 2 o 3 mesi.
Dirigenti scolastici, c'è il bando
L’altro grande cambiamento all’orizzonte riguarda il reclutamento dei «ds» nelle scuole: dopo anni di «congelamento», è uscito a dicembre il bando di concorso per aspiranti dirigenti scolastici, che mette in palio 156 posti in Lombardia e i cui termini scadranno il 17 gennaio, otto giorni dopo la chiusura del bando Pnrr per i docenti. È proprio il dirigente dell’Ust di Brescia a spiegare come funzionerà il reclutamento, che sarà bipartito: «C’è la procedura riservata e quella ordinaria. Ci si augura che entro l’estate si approdi alle prime nomine: il canale riservato è rivolto a chi non aveva superato il precedente concorso, ma aveva avviato un contenzioso. La pubblica amministrazione, prevedendo un esito sfavorevole per la stessa Pa, ha scelto di bandire un concorso apposito». Si tratta di 392 posti in Italia, cui si sommano i 587 del concorso per via ordinaria, che secondo Bonelli potrebbe portare frutti concreti in due anni.
Il caso Brescia
In provincia di Brescia si è arrivati alla cifra - quasi da record storico - di una trentina di reggenze: ogni preside con doppio ruolo guida due realtà, quindi il trend delle dirigenze il cui tempo in ogni scuola è dimezzato potrebbe coinvolgere a breve il 50% degli istituti pubblici. Già ora siamo attorno al 42-45%.
Per chi dirige l’Ust i concorsi porteranno una riduzione della precarietà e del «precariato», una delle «sfide principali in ogni ambito: dirigenti, docenti, personale Ata. Bisognerà capire però quanti sceglieranno la nostra provincia: la mobilità degli insegnanti è un diritto, ma andrà studiato come rendere più appetibile la permanenza a Brescia. Il mix di calo demografico e collocazione geografica "impervia" di alcune cattedre rischia di lasciare scoperti numerosi posti».
Realtà connessa
La provincia resta tuttavia un polo attrattivo, anche per i dirigenti di ogni ordine. «Questo incarico è una bellissima sfida professionale - commenta Bonelli -. E quando si vivono esperienze drammatiche, come quelle della pandemia, si resta molto legati al territorio, perché le difficoltà sono state superate collettivamente. E lavorare qui mi ha permesso di affrontare problemi su scala diversa rispetto alle esperienze a Lodi, Mantova, Pavia e Como. Questa realtà è molto efficiente e connessa. E qui c’è tutto: le università, l’industria e tutto il panorama della pubblica istruzione».
Panorama che, dunque, vede affacciarsi all’orizzonte, vicino e lontano, la possibilità di una riduzione dei precari, anche se in numeri non ancora sufficienti. Ma un passo in avanti è rappresentato dall’intesa firmata il 9 gennaio dal presidente della Cei, il cardinal Matteo Zuppi, e dal ministro Giuseppe Valditara, sul concorso ordinario per il 30% dei posti vacanti per l’insegnamento della religione cattolica. L’altro 70% sarà coperto via procedura straordinaria, per chi ha 36 mesi di servizio: in tutto circa 6.400 insegnanti. La pubblicazione del bando potrebbe avvenire nei primi giorni di febbraio.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
