Maturità, prima prova: le reazioni a caldo degli studenti bresciani

Sono circa 9.500 gli studenti e le studentesse di Brescia e provincia alle prese con l’esame di maturità. La prima prova – quella che rompe il ghiaccio – li ha messi davanti a temi sociali, letterari e sociali. In attesa di scoprire quale sia la traccia più gettonata del 2025, la parola va a proprio ai maturandi bresciani.
Calini e Arnaldo
Sorpresa, emozione, preoccupazione e, per alcuni, anche tranquillità. All’uscita dal portone di scuola, si raccoglie un ampio spettro di sensazioni dagli studenti e dalle studentesse. Al liceo scientifico Calini, Carlo, uno dei primi ragazzi ad uscire, commenta così la prova: «In generale le tracce mi sono sembrate tutte fattibili rispetto a quelle di altri anni: io ho scartato a prescindere l’analisi sulla poesia di Pasolini che non abbiamo trattato in classe, invece le tracce di tipo B e C erano più facili. Alla fine ho scelto quella di Pievani sull’ambiente perché è un tema attuale che abbiamo trattato anche in classe».
Un suo collega di liceo, Tommaso, ha invece scelto il brano di Paolo Borsellino: «Il tema della lotta alla mafia mi è caro, per cui mi è venuto spontaneo scrivere di quello. Ma mi è sembrato che anche con le altre tracce di tipo C si potesse fare un buon tema». Ora ci si concentra sulla prova di domani, che allo scientifico prevede matematica: «C’è un po’ di ansia perché è la prova più difficile: ora si va a casa a ripassare».
Al liceo classico Arnaldo due ragazze, tra le prime a uscire, hanno fatto entrambe la traccia sul rispetto: «È il tema su cui avevo più riferimenti anche in base alle materie che abbiamo fatto – racconta Carlotta – l’ho trattato parlando per antitesi della mancanza di rispetto, soprattutto verso le donne e le minoranze».
In Valtrompia

È Tommaso il primo studente ad uscire dall’esame di maturità del liceo F. Moretti di Gardone Valtrompia. Studente di scienze applicate, ha scelto la traccia C2 sui social. «Erano delle tracce un po’ strane – ha ammesso – soprattutto quelle della sezione A, l’analisi del testo. Ma avevo già deciso di fare quelle del blocco C, più argomentative. Domani avremo la prova di matematica: lì mi sento più sicuro, sono sempre stato una mente più scientifica», ha concluso ridendo. Uscito dalla scuola abbracci e baci con il personale scolastico.

Alle 13.15, Gaia è la seconda ad emergere. «Tracce terribili, ho sempre fatto la traccia A quando mi preparavo per l’esame, ma erano entrambi autori che non avevo mai fatto. Ho svolto la traccia B, quella sul New Deal. Ho scritto dieci pagine, quindi speriamo bene: forse è un po’ lungo?». Domani per lei ci sarà la prova di scienze umane: «Speriamo esca una traccia di pedagogia».
Alle 13.30 emergono anche Tommaso e Leonardo, rispettivamente studenti di scienze umane economico sociale e di scienze applicate. Tommaso si è lanciato sulla traccia C – «sempre una certezza, non avevo studiato troppo gli autori. Domani tocca ad economia, la vedo grigia» – mentre Leonardo ha scelto la B3 sull’inquinamento, «una traccia che mi aspettavo, quindi mi ero preparato. Penso sia andata bene, ora a testa a matematica domani».

Anche per Paola e Valentina, compagne di classe al liceo delle scienze umane, «le tracce non erano sicuramente come ce le aspettavamo, però è andata bene». Valentina ha scelto la traccia C2, «un tema di attualità, non pensavo sarei finita su quello ma sono andata un po’ per esclusione, durante l’anno mi ero allenata sulla traccia B». Paola invece ha virato sulla B1, la traccia relativa al New Deal. «Puntavo alla A, ma nessuno dei due autori era stato affrontato a lezione, sapevo qualcosa di Pasolini per cultura personale, ma non abbastanza da sceglierlo per il tema di maturità».
Dal Mantegna

Manca una manciata di minuti alle 13 al Mantegna in città quando escono Amer e Michelle, studenti dell’indirizzo professionale ristorazione e sala. «Ho scelto la traccia sui social – confida sorridente Michelle –. Mi aspettavo una proposta sul mondo tecnologico, il digitale o l’AI. Mi sono buttata».
Il suo compagno, invece, ha optato per il testo sul rispetto. «Un argomento che abbiamo trattato più volte durante il mio percorso di studi e che mi coinvolge particolarmente. Speriamo bene».
In Valsabbia
Questa mattina, mercoledì 18 giugno, anche gli studenti dell’I.I.S. Giacomo Perlasca si sono seduti tra i banchi per affrontare la prima prova scritta dell’Esame di Stato, quella di italiano. Alle 8.30, con l’apertura ufficiale delle tracce in tutta Italia, è iniziata l Maturità, tra volti tesi e silenzi carichi di emozione. Al termine della prova, ecco cosa hanno raccontato alcuni studenti: «Ho scelto la B2, quella sul rispetto, perché richiedeva meno argomenti specifici ma mi sembrava anche la meno banale. L’esame è stato tranquillo, senza ansia. Mi sembra sia andato bene», dice Erion Shabani della 5AT.
«Anche io ho optato per la B2, perché sentivo fosse più vicina alle mie esperienze. L’ho trovata la meno impegnativa e ho affrontato la prova serenamente», precisa Michele Faustini della 5AT. Mentre Dennis Cornalini della 5BI spiega: «Ho scelto la C2, sull’indignazione nei social, perché la trovavo più abbordabile e mi sentivo più sicuro. Ero in ansia prima dell’esame, ma credo sia andato bene. Le altre non facevano per me».

«Anch’io ho scelto la B2, perfetta per me dopo alcune esperienze recenti. Non avevo le conoscenze giuste per le altre. Ansia all’inizio e alla fine, non so com’è andata», racconta Serena Di Gangi della 5BI. «Ho scelto la C1, quella su Borsellino, per la speranza che riponeva nei giovani e il tema della mafia. Ero indecisa, ma questa mi è venuta naturale: avevo più idee. L’ansia iniziale si è poi sciolta», spiega invece Livia Bonetti della 5BI.
«Tra la B2 e la B3 ho scelto la B2, sul rispetto, perché mi sembrava la più veloce e quella per cui avevo più idee. Ero un po’ in ansia, ma leggendo le tracce mi sono tranquillizzato», specifica invece Ilario Morandi della 5BI.
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