Scuola

L'assessore Tironi: «Une legge per dare nuovi nomi ai corsi professionali della Lombardia»

La proposta della Regione: «Stanziati 25 milioni, parte destinata agli aumenti di stipendio di docenti e operatori»
Fare e imparare: la caratteristica dei percorsi professionali - © www.giornaledibrescia.it
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A volte si rischia di darli per scontati ma nomi e denominazioni contano moltissimo. Prendiamo il caso delle delega in capo all’assessore regionale Simona Tironi: istruzione, formazione e lavoro, tre temi strettamente legati l'uno all’altro, che coesistono, si intersecano ma che meritano ciascuno un’attenzione specifica. «Come Regione Lombardia abbiamo le idee molto chiare - spiega Tironi -, e, anche ascoltando le richieste che arrivano dai territori, siamo pronti a dare risposte concrete».

A cominciare, manco a dirlo, proprio dai nomi. «Sto lavorando a una legge che, a partire dall’anno scolastico 2024-2025, cambi le diciture dei nostri corsi professionali - annuncia -. Quando qualcuno sente definizioni quali Iefp o Ifts (rispettivamente Istruzione formazione e lavoro e Istruzione e formazione tecnica superiore ndr) non è invogliato a iscriversi, non pensa sia un percorso di valore ma qualcosa di serie B. La realtà dei fatti è invece l’esatto opposto».

Come conferma di ciò l’assessore porta numeri, «abbiamo quasi 53mila studenti, in costante crescita negli anni», e progetti. «Due settimane fa abbiamo votato una delibera che stanzia 340,7 milioni di euro per il settore Formazione - sottolinea Tironi -. A questi fondi si sommano 25 milioni che abbiamo scelto di destinare in modo specifico all’aumento della dote degli studenti iscritti aiprofessionali».

E una «parte predominante», così come stabilito dall’accordo firmato tra Pirellone, sindacati e Ufficio scolastico regionale, servirà per aumentare gli stipendi di docenti e operatori scolastici. «Solo alzando la qualità della formazione, delle competenze, della vita nelle scuole di studenti e personale e delle strutture - evidenzia -, possiamo continuare a fornire un servizio che non ha eguali in Italia. Ciò anche grazie al modello delle scuole paritarie».

L’obiettivo

L'assessore Simona Tironi - © www.giornaledibrescia.it
L'assessore Simona Tironi - © www.giornaledibrescia.it

Uno dei nervi scoperti del tessuto produttivo lombardo resta però quello della difficoltà di trovare personale tecnico formato da inserire in azienda, «una questione che abbiamo ben presente e che stiamo affrontando con decisione». In tale ottica «abbiamo chiesto ai nostri Its Academy di raddoppiare entro il 2025 il portafoglio dell’offerta formativa, con un particolare riguardo alle nuove tecnologie, e il numero di studenti».

Attualmente nei 251 corsi attivi in Lombardia, gestiti da 25 fondazioni, si contano 7mila studenti iscritti. «Il sistema degli Its Academy è la punta dell’iceberg di tutta la filiera delle competenze nei settori strategici - rimarca Tironi -. A tal fine stiamo anche lavorando per destinare le risorse del Pnrr all’acquisto e ampliamento degli immobili, così da garantire i giusti spazi per accogliere gli studenti. Sul fronte laboratori infatti siamo già molto avanti, grazie al grande impegno delle aziende e delle associazioni di categoria».

Ancora una volta le parole risultano fondamentali. Ecco perciò che il termine orientamento assume un significato paradigmatico, «orientamento verso gli Its Academy che, tramite un accordo con l’Ufficio scolastico regionale guidato da Luciana Volta, inizierà fin da ragazze e ragazzi di seconda e terza media - annuncia l’assessore regionale -. Vogliamo parlare ai potenziali alunni ma anche alle loro famiglie fin da subito. Se si parte subito con un obiettivo chiaro lo sbocco negli Its viene quasi naturale, molto più complesso è invece recuperare chi ha sbagliato percorso». Al Pirellone perciò le idee paiono ben chiare su come affrontare la triplice sfida istruzione/formazione/lavoro, «in tempi stretti - sottolinea Tironi -, perché queste sfide cruciali vanno affrontate bene e subito».

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