Scuola

Il dado delle emozioni

Facciamo sperimentare le emozioni ai bambini e alle bambine con il gioco
Progetto Oasi, il dado delle emozioni - © www.giornaledibrescia.it
Progetto Oasi, il dado delle emozioni - © www.giornaledibrescia.it
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Le emozioni influenzano la nostra vita e quella delle persone intorno a noi, le quali, a loro volta, influenzano la nostra vita con il loro vissuto emotivo. Da qui si comprende la necessità di sviluppare, già dall’infanzia, delle buone capacità che ci permettano di vivere le emozioni in modo sano e positivo. Saper riconoscere le diverse emozioni ed essere consapevoli di come esse influenzano i comportamenti, nostri e degli altri, è il primo passo per riuscire a gestirle in modo adeguato.

Affrontare un tema, come quello delle emozioni, con i bambini non è sempre semplice, per questo abbiamo inventato il «dado delle emozioni». Questo strumento ha l’obiettivo di far scoprire il mondo delle emozioni ai bambini e alle bambine e di allenare alcune delle loro capacità nel riconoscerle ed esprimerle.

Utilizzando il dado delle emozioni, avrete l’opportunità di creare uno spazio di ascolto con i/le vostri/e bambini/e che li aiuterà a scoprire alcune delle caratteristiche fondamentali delle emozioni: non si esprimono solo con il linguaggio ma soprattutto con espressioni del volto, la postura, i gesti, il modo di camminare, il tono della voce e attraverso i comportamenti.

Il gioco porterà i/le bambini/e a essere soggetti attivi: questo gli permetterà di sperimentare in prima persona le emozioni e interiorizzare più velocemente le varie scoperte che farete insieme giocando. Il dado rappresenta le sei emozioni primarie: la rabbia, la felicità, la paura, la vergogna, la tristezza e la sorpresa.

Per iniziare a giocare leggete la scheda con le istruzioni, la presentazione per bambini e la presentazione per genitori, con alcuni punti d’attenzione da avere durante il gioco.

Per costruire il dado potete stampare la scheda e comporlo oppure usare la fantasia e inventare il vostro dado delle emozioni.

L’attività è pensata per i bambini della primaria, ma con il vostro aiuto, potete coinvolgere anche i fratelli e le sorelle più piccoli/e: dai due-tre anni i/le bambini/e iniziano a essere in grado di riconoscere e nominare le emozioni in base ai segnali espressivi del volto.

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