Rapporto Agenas: tra gli ospedali migliori d’Italia c’è Poliambulanza

Sono 15 le strutture ospedaliere in Italia che, valutate su almeno 6 aree cliniche su un totale di 8 prese in considerazione, hanno raggiunto nel 2024 un livello «alto» o «molto alto». Due di queste sono le strutture che però registrano la massima valutazione considerando tutte e 8 le aree indicate: l'Ospedale di Sivigliano in Piemonte e l'Ospedale di Mestre in Veneto. Emerge dal Piano nazionale esiti 2025 presentato da Agenas.
Tra i migliori la Poliambulanza
Si concentrano soprattutto in Lombardia (con 5 strutture di livello alto/molto alto valutate su 6 o 7 aree), Veneto (3 strutture valutate su 6, 7 o 8 aree) ed Emilia Romagna (2 strutture valutate su 6 e 7 aree). Le 8 aree cliniche considerate per la valutazione sono: cardiocircolatorio, nervoso, respiratorio, chirurgia generale, chirurgia oncologica, gravidanza e parto, osteomuscolare, nefrologia. Nell'elenco compaiono anche Umbria, Toscana, Marche e Campania (una struttura per ciascuna regione).
Nella tabella qui sotto le 15 strutture con livello alto/molto alto in tutte le aree valutate.
L’analisi
La qualità dell'assistenza sanitaria in Italia migliora, ma il sistema rimane segnato da forti diseguaglianze territoriali e da un divario Nord-Sud (ad esempio, sui volumi per la chirurgia oncologica complessa di pancreas e retto, sulla tempestività di accesso a procedure salvavita e sull'appropriatezza clinica in area materno-infantile). Migliorano, tra l'altro, gli esiti per le operazioni al femore negli over65 entro le 48 ore e diminuiscono i parti cesarei, ma con forti differenze tra Nord e Sud. È il dato che emerge dal Programma Nazionale Esiti (Pne) 2025, basato sui dati relativi al 2024, presentato oggi dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) che fotografa la situazione in diverse aree cliniche.
Attualmente il Pne ha visto crescere a 218 il numero degli indicatori considerati, di cui 189 relativi all'assistenza ospedaliera e 29 relativi all'assistenza territoriale. Nell'edizione Pne 2025 sono state complessivamente valutate 1.117 strutture di ricovero per acuti (pubbliche e private). Il Pne, sottolinea Agenas, «si offre quale strumento strategico per la governance sanitaria ai diversi livelli». Complessivamente, sottolinea Agenas, «emerge il quadro di un sistema sanitario in grado di migliorare quando siano fissati riferimenti normativi precisi e i dispositivi di valutazione permettano di monitorare i progressi fatti, indirizzando il cambiamento verso obiettivi condivisi e misurabili». La concentrazione dei casi complessi in centri ad alto volume è migliorata in molti ambiti, rileva l'agenzia, ma «persistono criticità».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
