Obesità, denutrizione e clima: problemi connessi da affrontare

La produzione di cibo poco salutare e iniquo spinge il clima verso il baratro
Obesità (immagine simbolica)  © www.giornaledibrescia.it
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Obesità, denutrizione e cambiamenti climatici rappresentano tre pandemie strettamente legate, che andrebbero affrontate con un accordo globale simile a quello di Parigi per il clima. Lo  affermano i membri di una commissione istituita dalla rivista Lancet, secondo cui servono politiche che contrastino gli interessi delle grandi compagnie produttrici, tra le cause di quella che viene chiamata sindemia globale, ovvero una sinergia di pandemie.

Gli effetti della denutrizione, sottolinea il rapporto pubblicato sulla rivista, riguardano oltre 200 milioni di bambini nel mondo, mentre due miliardi di persone hanno una deficienza di qualche micronutriente e 815 milioni di persone sono cronicamente denutrite. L'altra faccia della medaglia, che spesso convive all'interno delle stesse nazioni, è l'obesità, che ormai interessa oltre 2 miliardi di persone nel mondo.

La produzione di cibo inoltre, sottolineano gli esperti, è una delle principali cause dei cambiamenti climatici. «Finora la denutrizione e l'obesità sono stati visti come problemi opposti - spiega Boyd Swinburn dell'università di Auckland, che ha presieduto la commissione -. In realtà sono entrambi spinti dallo stessa sistema di produzione del cibo poco salutare e iniquo, spinto dalla stessa politica economica che è concentrata soltanto sulla crescita economica e ignora i problemi che crea per la salute e l'equità. I cambiamenti climatici hanno la stessa storia di profitti e potere che ignora i danni ambientali causati dal sistema attuale di produzione di cibo».

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