Diario di bordo di Tom: la visita alla redazione del GdB

Un viaggio tra carta e web in cui il piccolo paziente immaginario del Tmo (Trapianto midollo osseo) incontra e intervista chi sostiene il rilancio del reparto al Civile
Il diario di bordo dell'astronauta Tom, il progetto di Ail Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il diario di bordo dell'astronauta Tom, il progetto di Ail Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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«Bellissima l’idea del Diario di Bordo, e oggi è il giorno giusto per iniziare. Vado subito a comprarti un quaderno e una penna». Questo è il mio papà Beppe, o meglio: SuperPapàBeppe. È il mio mito. Riesce a sentire tutto, anche quando legge il giornale o è super impegnato in una telefonata di lavoro. Non so come faccia, ma sente sempre tutto.

È tornato in un lampo con un quaderno a quadretti, una penna e il suo solito sorriso che sa già di avventura: «Andiamo! Oggi si va a visitare la redazione del Giornale di Brescia!».

In effetti me ne ero dimenticato, ma papà me l’aveva detto: quest’anno il Giornale compie 80 anni e per festeggiare organizza tanti eventi, anche per i bambini. «Tom, visto che devi iniziare a scrivere, la cosa migliore è imparare da chi lo fa di mestiere: i giornalisti!». Me lo ha spiegato mentre salivamo le scale, e nel frattempo mi metteva al collo una tessera magnetica attaccata a un cordino giallo: mi sentivo ufficialmente in missione!

Appena si apre la porta, vedo tante persone davanti a grandi schermi, che digitano velocissime come se stessero pilotando una navicella spaziale. Papà mi accompagna da un suo amico giornalista; non ricordo il nome, ma so che hanno fatto la scuola insieme. Papà è molto orgoglioso di aver studiato al liceo classico Arnaldo. Un giorno capirò il perché!

Mi sistemo bene la schiena e, per far vedere che sono pronto alla mia prima missione da intervistatore, chiedo: «Come si diventa giornalista?». Il giornalista sorride. «Guarda, Tom, le strade per fare questo mestiere sono tante. Ma tutto parte da una cosa: la motivazione. Se desideri davvero qualcosa, le strade per ottenerla si creano, passo dopo passo». «E qual è stata la tua motivazione?». «Il raccontare e il condividere. Raccontare storie, come la tua, mi dà molta felicità».

Io ho annuito con forza. Perché mi sono accorto che, in fondo, anche io voglio fare questo: raccontare, condividere, scoprire. E anche se il mio sogno è diventare astronauta… forse un po’ giornalista lo sono già.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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