Diario di bordo di Tom: l’incontro con Mirella, la colorata volontaria Ail

Pronti, via. Inizia il «Diario di bordo dell’astronauta Tom». Un viaggio tra carta e web in cui il paziente immaginario del Tmo incontra e intervista i cuori grandi che, con la loro generosità, sostengono il rilancio del reparto.
Mi chiamo Tom, ho nove anni, sono un paziente del Tmo pediatrico dell’asst Spedali Civili di Brescia e da grande voglio fare l’astronauta. Quando vado in reparto incontro Mirella, che mi dice di essere una volontaria di Ail Brescia. Si veste sempre in modo super colorato, con dei grandi orecchini che sbrilluccicano come stelle. L’altro giorno ero un po’ nervosetto (come dice la mamma!), ma Mirella mi ha detto che non c’è nulla di male a essere nervosi, tristi o arrabbiati, e che bisogna imparare a capire le proprie emozioni per sapere come stare meglio.
Allora io le ho detto che, insomma, voglio proprio fare l’astronauta, ma nessuno mi spiega come fare! Mirella mi ha sorriso, un sorriso così grande che sembrava un sbrilluccichio unico con i suoi orecchini colorati, e mi ha fatto scoprire una cosa che non conoscevo: i veri astronauti hanno un diario di bordo dove scrivono chi incontrano, non solo appunti, ma anche interviste. E bisogna allenarsi a scrivere bene, perché quello che scrivo oggi potrebbe servire alla scienza domani.
«Inizia a scrivere il tuo diario di bordo – mi ha detto Mirella – allenati con chi incontri qui, perché magari oggi intervisti il dottor Porta (che lei stessa ha ammesso assomigli a un mago di Harry Potter), ma domani potresti essere il primo a intervistare un alieno!».
Quindi ho deciso: da domani inizio a intervistare chi incontro! Non devo avere paura di fare domande, devo avere il coraggio di scoprire tutto per diventare un acuto osservatore.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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