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Società Benefit, la via tutta italiana alla sostenibilità

La specifica fisionomia aziendale è prevista dalla legge: le imprese sono però ancora poche ma il Pnrr può aiutare
Il Pnrr può accelerare la crescita di Benefit e B Corp - © www.giornaledibrescia.it
Il Pnrr può accelerare la crescita di Benefit e B Corp - © www.giornaledibrescia.it
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Digitalizzazione, sostenibilità e inclusione sociale sonogli assi portanti del Pnrr ma anche la mission di modelli evoluti di business come le B Corp e le società Benefit.

Con B Corp s’intende un nuovo tipo di impresa innovativa, che non guarda solo al profitto ma anche al beneficio che l’attività aziendale può apportare, all’ambiente e alla società nel suo insieme. E dopo gli Stati Uniti l’Italia è il primo Paese ad aver invece introdotto normativamente le società Benefit (legge 208/2015).

Ma Cosa contraddistingue una B Corp dalla benefit? Come si costituiscono? A spiegarlo è l’avvocato Marco De Paolis, esperto in diritto societario. «Le Benefit sono società con uno statuto e un organigramma di gestione specifici. Una forma legale che protegge la mission nel lungo termine. Il management e gli azionisti rispondono poi ad obblighi più elevati: scopo, responsabilità e trasparenza».

Resta però da capire cosa contraddistingue una Benefit da una B Corp. «Viaggiano parallelamente, ma con importanti differenze - spiega De Paolis -. La Benefit è solo italiana e segue la normativa del 2015. La B Corp è una certificazione internazionale che attesta la sostenibilità dell’azienda non solo a livello ambientale». Può diventare Benefit una nuova società ma anche un’impresa già esistente che decide di darsi procedure e piani secondo le finalità dettate dalla legge.

E una B Corp? «Segue un processo di certificazione gestito da B Lab, l’ente certificatore internazionale che attribuisce all’impresa un punteggio - sottolinea l’avvocato -. Con un minimo di 80 punti su 200 la B Corp ottiene la Dichiarazione di Interdipendenza». Una volta invece ottenuto lo status di Benefit bisogna riconfermare annualmente i requisiti della mission che la società deve redigere nella relazione annuale di impatto insieme al bilancio. Il controllo è soggetto all’Antitrust. La B Corp d'altro canto, essendo una certificazione rinnovabile, dura tre anni.

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Sebbene ci sia stata crescita, i numeri restano esigui. Secondo il Report certified B Corporation 2021 sono più di 4000 le B Corp nel mondo, 123 in Italia e solamente due a Brescia. Per quanto invece concerne le Benefit, specificità tutta italiana, sono quasi 1000 in tutto il Paese. Ma con Il Pnrr è lecito aspettarsi una crescita dei numeri. «Per poter accedere ai bandi o aver maggiori opportunità di accesso ai canali finanziari sarà fondamentale dimostrare di essere sostenibile - conferma De Paolis -. Una Benefit e una B Corp sono più avvantaggiate».

Infine diamo uno sguardo al Bresciano. «Sulla carta non sono molte, ma i casi di imprese che hanno adattato il proprio business model come fossero B Corp o Benefit sono tanti - evidenzia il legale -. L’imprenditore bresciano è molto concreto: sceglie di intervenire sulla struttura e sulla cultura aziendali dandosi dei regolamenti e promuovendo azioni specifiche con un impatto positivo sull’impresa, sulla comunità e sul territorio in cui opera. In un secondo momento valuta la trasformazione in Benefit o la certificazione B Corp. L’importante è però essere sostenibili».

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