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Pagati per studiare: l’Its di Rmb avvicina istruzione e lavoro

I partecipanti al corso in metalli e transizione green ricevono al mese 1.400 euro per due anni
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La presentazione dell'Its della Rmb spa
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Dalla necessità di reclutare tecnici formati per la gestione di impianti costantemente innovati - vocati all’adempimento degli standard di recupero imposti dalla transizione ambientale - è nato il «Corso biennale d’Istruzione Tecnica Superiore in materia di ambiente, metallurgia e transizione ecologica», promosso dall’azienda Rmb spa di Polpenazze del Garda. Per presentare le candidature e iscriversi alla seconda edizione, aperta a 30 studenti, c’è tempo fino al 15 maggio 2022.

Nel frattempo i numeri del successo parlano chiaro: il 100% dei 20 iscritti alla prima edizione (2019-2021) è stato assunto direttamente dall’azienda promotrice, mentre i nuovi candidati selezionati saranno reclutati con contratto biennale di apprendistato d’alta formazione (livello C2/metalmeccanici) che prevede una retribuzione media mensile di 1.400 euro.

Accade in virtù del fatto che la gardesana Rmb, impresa leader in Italia nel recupero, trattamento e riciclo dei rottami metallici, da oltre 40 anni ha imboccato la strada dell’attenzione all’ambiente. Oggi più che mai però è l’intera filiera che si trova di fronte a una questione pratica: sopperire al crescente fabbisogno di figure professionali specializzate in tal senso.

Una volta superato l’esame finale e ottenuto così il diploma di Tecnico superiore riconosciuto dall’Unione europea, gli apprendisti passeranno al livello C3. Non solo: «nell’ambito del Pnrr si sta vagliando la proposta di equiparare il titolo al primo triennio universitario» fa sapere Giuseppe Colosio, direttore del Comitato scientifico del corso di cui fanno parte anche Antonio Di Frisco e Antonio Scotuzzi.

Il corso si svolgerà dal primo settembre 2022 al 30 giugno 2024, in alternanza di studio e lavoro «secondo un modello molto simile all’istruzione duale tedesca e svizzera» spiega Colosio. Un terzo delle attività si svolgerà quindi in aula «con docenti delle università di Brescia e Bergamo, in continuo contatto col mondo del lavoro e in grado di garantire notevolissima qualità didattica», mentre i restanti due terzi si svolgeranno all’interno dei reparti.

In particolare: l’approfondimento delle conoscenze base di meccanica, elettronica ed elettrotecnica - con opportuni focus in materia di competenze tecniche sulla normativa ambientale - si abbinerà alla conoscenza di nozioni di metallurgia, chimica, logistica, informatica, automazione e oleodinamica.

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Completano il tutto lo studio dell’inglese (generale e tecnico), della normativa ambientale e di sicurezza, del diritto e dell’organizzazione del lavoro. I vari responsabili dei reparti aziendali faranno da «tutor» agli studenti, col duplice compito di trasferire sia il know how che lo spirito aziendali, derivati della propria esperienza diretta a contatto coi processi di produzione e manutenzione.

E proprio come i dipendenti anche gli studenti-lavoratori saranno impegnati dal lunedì al venerdì, osservando un orario giornaliero di otto ore, con 60 minuti di pausa pranzo che sarà possibile trascorrere all’interno della mensa aziendale (il pranzo ha il costo simbolico di un euro, devoluti dall’azienda in beneficenza).

Il corso, gratuito oltre che retribuito, è aperto ai diplomandi degli istituti tecnici e professionali con indirizzi industriali, ma anche a coloro i quali abbiano già conseguito il diploma negli anni scorsi. Per inviare la candidatura è necessario compilare il modulo disponibile al sito www.rmbformazione.it. Per info e dettagli è possibile contattare l’ufficio Risorse umane: 0365.674213 - its@rmbspa.com.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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