GdB & Futura

Nel Bresciano ci sono ancora poche startup innovative

Secondo il rapporto del Ministero dello sviluppo economico sono 277, lo 0,23% delle imprese totali in provincia
Startup (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Startup (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
AA

Brescia non è terra per imprese innovative. Le 277 startup attive in provincia, iscritte alla sezione speciale del Registro delle imprese a fine settembre 2021 (devono rispettare ben precisi parametri), rappresentano solamente lo 0,23% del totale delle imprese presenti nel nostro territorio al termine del terzo trimestre (118.914 mila secondo l’ultimo rapporto Movimprese).

Un rapporto impietoso ma che fotografa non solo la difficoltà del Bresciano bensì quella di tutto il sistema Italia. Ad eccezione di Milano, dove le imprese innovative sono 2.640 (il 18,81% del totale nazionale, 14.032), e di alcune specifiche regioni, su tutte Trentino e Friuli, nel resto del Paese si continua infatti a zoppicare sotto il punto di vista dell’imprenditorialità innovativa.

Ciò nonostante in Italia nel terzo trimestre del 2021, rispetto all'analogo periodo del 2020, le startup siano aumentate del 3,3% (540 unità). Questo è il quadro che restituisce il report fatto dal Ministero dello sviluppo economico e realizzato insieme a Unioncamere e InfoCamere, relativo proprio al terzo trimestre del 2021 luglio-settembre.

Ed è proprio il rapporto a fotografare lo stato dell’arte in Italia. Come si diceva le startup iscritte allo speciale registro sono 14.032 a fine settembre: la Lombardia rimane la regione in cui è localizzato il maggior numero di imprese innovative, 3.755 pari al 26,8% del totale nazionale.

I dati territoriali

Il Trentino-Alto Adige è invece la regione con la più elevata incidenza in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo, circa il 5,9% Seguono il Friuli-Venezia Giulia (5,2%) e la Lombardia (5,1%). Fanalini di coda invece Sicilia, Campania e Puglia (tutte con poco più del 2,5%) e la Sardegna con il 2,4%.

A livello provinciale invece non c’è storia. Milano è di gran lunga il territorio in cui è localizzato il numero più elevato di startup: alla fine del secondo trimestre 2021 sono 2.640, il 18,8% del totale nazionale. Al secondo posto Roma, unica altra provincia oltre quota mille (1.471 startup, 10,5%).

Tutte le altre province seguono invece a distanza. Nella top ten figurano Napoli (625, 4,5%), Torino (506, 3,6%), Bologna (368, 2,6%), Padova (327, 2,33%), Brescia (277, 1,97% del totale nazionale),Salerno (270, 1,92%) e Bergamo (269, 1,92%). A chiudere la graduatoria Vibo Valentia e Vercelli, dove sono localizzate solo 5 startup innovative per ciascuna provincia.

Icona Newsletter

@Tecnologia & Ambiente

Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.

I settori

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività il 75,2% delle startup innovative fornisce servizi alle imprese: gli ambiti principali sono produzione di software e consulenza informatica 37,9%; attività di ricerca e sviluppo 14,2%; attività dei servizi d’informazione 8,6%). Il 16,4% opera invece nel comparto manifatturiero (fabbricazione di macchinari 3%, produzione di computer e prodotti elettronici e ottici 2,3%;), mentre il 3,1%  nel commercio.

Finanziamenti

Le startup innovative sono sostenute significativamente dal Fondo di Garanzia per le pmi: dal 2013 al terzo trimestre 2021, il Fondo ha autorizzato 11.788 operazioni per quasi due miliardi di euro, a favore  di 6.074 startup. Ancora una volta la Lombardia è prima nella graduatoria delle aziende beneficiarie. Alle aziende del territorio sono arrivati oltre 660 milioni di euro (3.348 operazioni), quasi il triplo rispetto alla seconda regione in classifica, l’Emilia Romagna (230 milioni).

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia