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I cobot firmati Tiesse crescono e «parlano» dentro le fabbriche

I nuovi robot collaborativi dell’azienda di Visano sono progettati per garantire sicurezza e comfort all’operatore
Uno dei nuovi robot collaborativi presentati da Tiesse nel corso di fiere internazionali - © www.giornaledibrescia.it
Uno dei nuovi robot collaborativi presentati da Tiesse nel corso di fiere internazionali - © www.giornaledibrescia.it
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Ha consegnato più di 6.500 impianti robotizzati nel mondo. Non c’è praticamente ambito in cui Tiesse Robot, azienda di Visano da oltre 40 anni leader nei processi di automazione industriale e dal 1992 partner di Kawasaki Robotics, non abbia installato i suoi robot: dall’asservimento delle macchine utensili alle fonderie fino al food, dove i robot antropomorfi e i pacchetti di visione vengono utilizzati per operazioni di manipolazione e packaging ed il medicale, in cui si va incrementando la domanda di bracci robotizzati.

In quest’ultima direzione la società ha investito corposamente e ha lanciato sul mercato il robot collaborativo Duaro per operazioni di assemblaggio, test o ispezione di particolari meccanico-elettronici. Tra gli ultimi innovativi frutti della ricerca dell’azienda visanese rientra poi il robot Kawasaki RS07L con safety skin di protezione braccio per ambiente collaborativo, che è stato presentato recentemente in occasione di fiere internazionali.

L’applicazione consiste in un rivestimento del braccio robot denominato «safety skin» che permette di rilevare le pressioni generabili in caso di interferenze tra la macchina e parti del corpo operatore e quindi di fermarsi se esse superano i valori previsti (riportati nella tabella Iso Ts15066F, specifica tecnica per i robot collaborativi).

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I dati d’ingresso sono gestiti da una centralina di controllo dei sensori interfacciata con la scheda di sicurezza Cubic S dalle prestazioni eccezionali che, oltre ad un livello di efficientamento energetico vitale per le realtà industriali, riassume una serie di asset finora impensabili in un’unica e così leggera strumentazione. La presenza di particolari scanner consente anche di adeguare la velocità del braccio robotizzato in modo da lavorare a seconda delle necessità e delle diverse fasi di produzione, con al centro sempre la sicurezza e il benessere dell’operatore.

Parliamo di un sistema applicativo che può essere adottato anche con robot industriali standard. Il concetto alla base dei cobot, infatti, sta proprio nella possibilità di avere dei robot utilizzabili in modo quasi immediato, senza stravolgere le linee produttive. Il ruolo dei cobot è infatti in linea di massima quello di eseguire delle operazioni abbastanza semplici e ripetitive.

Al termine «collaborativo», oggi, si stanno inoltre associando altre situazioni relative al co-working, nell’ambito delle quali un robot standard viene immesso in un ambiente dove dei software d’intelligenza artificiale e particolari terminali di movimentazione consentano di far eseguire alle macchine operazioni anche complesse, rimanendo gli operatori in un’area di sicurezza. Tiesse Robot sta già lavorando verso i nuovi scenari, che vedranno i sistemi automatizzati ancora più flessibili, nell’ottica di una smart factory sempre più evoluta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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