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Automobili e strade «smart» tramite i sensori di M-Apperò

Il progetto ideato da Fasternet coinvolge Streparava, QMap, Air, Csmt, Unibs, Camera di commercio, Centro Padane e Cluster della mobilità
L’intelligenza artificiale elaborai dati che le vetture raccolgono - © www.giornaledibrescia.it
L’intelligenza artificiale elaborai dati che le vetture raccolgono - © www.giornaledibrescia.it
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I nuovi sensori, raffinati e interattivi, renderanno più «intelligenti» anche le automobili che guideremo nell’immediatissimo domani. Perchè il futuro è ancora una volta più vicino di quanto pensiamo.

Uno degli ambiti sensoristici di nuova nuova generazione destinato a contribuire alla creazione delle città cosiddette «smart» è infatti quello sviluppato per l’automotive. E il territorio bresciano gioca in questo contesto il ruolo di protagonista.

Proprio a Brescia è infatti stato portato avanti e recentemente presentato un innovativo progetto realizzato dal «Sistema Brescia» (con la sinergia di attori pubblici e privati) che coinvolge quattro imprese - Fasternet, Streparava, QMap e Air - e numerosi enti e società tra cui il polo tecnologico cittadino Csmt, l'Università degli Studi di Brescia, la Provincia, Confindustria, la Camera di commercio, la società Centro Padane e il Cluster lombardo della mobilità.

Questo progetto si chiama M-Apperò e prevede l'utilizzo di sensori posizionati su diversi veicoli, tecnologie capaci di fornire informazioni che garantiscono il monitoraggio delle condizioni delle strade. E nel Bresciano il primo esperimento è già in corso. Lo sta gestendo la Provincia, che ha in dotazione venti autovetture - in movimento tutto il giorno - equipaggiate con le apparecchiature sviluppate nell’ambito di M-Apperò.

I dati

I dati forniti dai sensori, grazie all’elaborazione affidata ad un algortimo di intelligenza artificiale, rilevano lo stato di usura delle infrastrutture per la mobilità, partendo dalle condizioni del manto stradale per arrivare alla segnaletica, sia verticale sia orizzontale, alle barriere di sicurezza lungo le strade fino ai sistemi di drenaggio dell'acqua piovana.

Nel lavoro di squadra le quattro imprese si sono suddivise i compiti operativi: Fasternet dopo aver avuto l'idea ha creato una piattaforma per la gestione e il monitoraggio dei dati (sviluppata da Gulliver). QMapp invece ha pensato alla loro gestione in chiave informazione e mobilità, Air alla loro analisi, e Streparava all'analisi della parte sensoristica.

Il prodotto frutto di questo lavoro sinergico è complementare all'automotive e il suo sviluppo consentirà alle imprese di rafforzare il loro posizionamento nella digitalizzazione dei servizi per la crescita delle smart cities, le città rese più intelligenti dalla tecnologia, e della connettività di cui saranno dotate. Come ricordato nel convegno di presentazione di M-Apperò dall’amministrato delegato di Fasternet Giancarlo Turati «oggi nel mercato non ci sono soluzioni consolidate e industriali per costituire flotte di veicoli-sensore - le sue parole -, anche se alcune imprese si stanno cimentando nei primi esperimenti innovativi».

Sviluppo

Lo sviluppo di M-Apperò ha richiesto un investimento di 1,1 milioni di euro, di cui 600.000 arrivati da un bando regionale. Il progetto fa però parte del più ampio intervento denominato Mo.So.Re., con cui il sistema industriale e gli enti pubblici si propongono di migliorare la funzionalità dei sistemi dedicati alla mobilità. Lo scopo finale è quello di pensare e sviluppare soluzioni per strade, sistemi di ricarica dei veicoli elettrici, e strutture dell'Ict (tecnologie dei sistemi integrati di telecomunicazione), per arrivare a spostamenti sul territorio in sicurezza e nei tempi attesi. A Mo.So.Re. sarà direttamente collegato un centro di ricerca, che si pone l’obiettivo di essere luogo di sviluppo di soluzioni innovative, per generare scambi di conoscenza tra le realtà interessate.

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