Università

Il nuovo campus della Cattolica pronto nonostante il lockdown

I lavori per la sede nell’ex Seminario vescovile si sono conclusi in meno di due anni come previsto
La nuova sede della Cattolica nell’ex Seminario vescovile di via Bollani
La nuova sede della Cattolica nell’ex Seminario vescovile di via Bollani
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Il futuro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia prende forma, letteralmente. Dopo meno di due anni di lavori è stata completata la struttura pensata per accogliere il nuovo campus dell’ateneo. Nella ex sede del Seminario vescovile di via Bollani, con accesso anche da via Garzetta, i 20.500 metri quadri della superficie sono destinati a diventare aule, laboratori, una biblioteche, sale studio, mensa, bar, campi sportivi e aree verdi per aggregazione e svago, un nuovo polo cittadino della formazione e della ricerca.

Prende forma letteralmente perché è ormai ufficiale la conclusione dei lavori per la realizzazione della struttura da parte del Gruppo Deldossi di Pompiano, unica impresa appaltatrice. «Al momento è un contenitore vuoto, un bellissimo, completo contenitore vuoto - afferma Giovanni Panzeri, direttore della sede di Brescia dell’Università Cattolica -. Nonostante lo stop dovuto all’emergenza sanitaria per la pandemia siamo riusciti, e di questo siamo grati alla società costruttrice, a rispettare i tempi».

Il lockdown legato alla pandemia da coronavirus, con conseguente chiusura per 60 giorni delle attività non strettamente necessarie, e la ripartenza nel rispetto dei nuovi parametri di sicurezza sanitaria hanno inevitabilmente fatto slittare i tempi (almeno di 90 giorni). Nonostante ciò i cantieri, che erano stati aperti ufficialmente il 28 gennaio 2018, sono progrediti grazie a un intenso lavoro e all’apporto di numerose maestranze. Le ore di lavoro totali sono state 437mila, sei i subappaltatori primari, dodici quelli secondari, venti le ditte fornitrici. Al risultato finale hanno invece dato il proprio contributo 885 operai, otto architetti, 17 ingegneri, 21 geometri, oltre ad altre trenta figure professionali.

Ma oltre ai numeri, anche il metodo applicato ai lavori spiega il successo dell’operazione. «L’obiettivo è stato quello di sviluppare nel modo più efficace possibile in cantiere la Business intelligence - spiega Massimo Angelo Deldossi, amministratore unico dell’omonimo gruppo e presidente del Collegio costruttori di Brescia -, coniugando attraverso il Bim (modellizzazione delle informazioni di costruzione ndr) le esigenze dei progettisti e della committenza con quelle dell’impresa».

L’inaugurazione ufficiale dei lavori, il 28 gennaio 2018 - © www.giornaledibrescia.it
L’inaugurazione ufficiale dei lavori, il 28 gennaio 2018 - © www.giornaledibrescia.it

Il nuovo campus della Cattolica, frutto del lavoro di progettazione dello Studio Minelli-Viganò, si accinge a essere un nuovo punto di riferimento per l’area nord della città. Ovviamente, considerato il futuro afflusso di studenti, docenti e personale amministrativo, questo comporterà cambiamenti sul fronte della viabilità, in particolar modo per quanto concerne via Garzetta. In primis è di primaria importanza la vicinanza della fermata «Europa» della metropolitana, che sarà collegata tramite un percorso ciclo-pedonale all’entrata dell’area secondo quanto stabilito dall’accordo stipulato dall'ateneo con il Comune di Brescia. Inoltre è prevista la realizzazione di 96 posti auto per professori e personale oltre a 127 gli stalli per biciclette e moto.

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