Scuola, si comincia il nuovo anno con 100 cattedre ancora da coprire

Tremila studenti in meno da un anno all’altro. Ecco un dato che al primo giorno di scuola fotografa bene i riflessi del calo demografico generale sul territorio e in tutti gli aspetti della vita economica e sociale del Paese e della provincia di Brescia. Tra l’anteprima di ieri e il gran debutto odierno varcheranno i portoni delle scuole primarie e delle medie 3.095 bambini in meno dell’anno scorso. Come se dal 2022 al 2023 sparisse un intero paese «popolato» solo da alunni, simile nel numero di abitanti a realtà come Ome o Calvagese della Riviera. E questo dato, che si riferisce soltanto a studenti del primo ciclo, quindi fino alla terza media, è destinato a crescere.
Un assottigliamento che non offre, d’altro canto, un controcanto positivo in tema di affollamenti/dimagrimenti in aula. La media per classe nel Bresciano è ottima se guardata da lontano, in generale, ossia sotto i 20 studenti per classe per la presenza di numerose piccole sezioni, che bisogna giocoforza attivare in molti paesi, specie nelle valli. Ma in certi contesti si arriva a 30 allievi nella stessa aula. «Le classi più numerose sono le prime delle superiori negli istituti della città e anche alcune classi intermedie nel primo ciclo, sempre a Brescia o nei comuni più grandi - spiega il dirigente dell’ Ufficio scolastico territoriale Giuseppe Bonelli -. Nel primo caso arriviamo anche a 29/30, nel secondo a 28. E questi eccessi ovviamente non hanno luogo nelle sezioni in cui ci siano studenti con disabilità».
Il puzzle delle cattedre
Nel frattempo si va componendo il puzzle delle cattedre: se pochi giorni fa la situazione era di circa 400 posti scoperti, alla seconda chiamata hanno risposto circa 250 insegnanti. Le ultime rinunce certe toccano quota 67: a questo numero va aggiunta però l’incognita di un’ottantina di casi sulle cui decisioni ieri ancora aleggiava il mistero. Facendo stime attorno a questo assetto è possibile sbilanciarsi «conteggiando circa un centinaio di cattedre ancora vacanti. Giovedì 14 settembre - prosegue Bonelli - come Ust procederemo con un’ulteriore chiamata scorrendo le nostre liste, come continueremo a fare con ogni probabilità per tutto settembre. Poi quando esauriremo le graduatorie, la palla passerà alle singole scuole con i loro meccanismi, compresa la risposta alla messa a disposizione».Personale Ata
Un centinaio di posti scoperti è il segnale che è stato registrato la settimana scorsa nell’altra galassia lavorativa dell’universo istruzione, quella del personale Ata (dai bidelli agli addetti amministrativi): qui però dati e novità dipendo da ogni singolo pianeta-scuola. Il meccanismo è simile a quello della chiamata per i docenti: dal primo settembre gli interessati hanno 48 ore per presentarsi e manifestare la propria accettazione. Se c’è un rifiuto, ovviamente la scuola procede, pro quota, scorrendo la sua lista alla ricerca di altri candidati possibili. In questi giorni si continua anche a vociferare del prossimo concorso in base al Pnrr per 70mila insegnanti (che abbiano tre anni di servizio o i 24 Cfu): in ogni caso le eventuali immissioni avranno un impatto sull’anno a venire e non su quello che si è aperto ieri in molte scuole, come quelle del Comprensivo 3 in città e di Botticino, o all’istituto Fortuny e al Levi di Sarezzo, e nelle altre che hanno optato per l’anticipo all’11 settembre. La maggior parte apre invece i battenti questa mattina come da indicazioni della Regione.
Progetto tutor
Quali altre novità spiccano per il 2023/2024? Senza dubbio la curiosità più grande riguarda la messa a terra del progetto «tutor», che hanno finito la formazione e inizieranno l’attività in tutte le scuole del Bresciano, nel triennio delle superiori. L’attività si svilupperà per 30 ore durante l’anno, quindi circa un’ora alla settimana. E le azioni scatenate dal Pnrr cominceranno a dare frutti tangibili. Qualche fortunato potrebbe già sperimentare le nuove aule immersive, in cui si intrecciano linguaggi diversi. E qualcuno ancor più fortunato scoprirà quanto può essere immersiva anche una vecchissima tecnologia: quella dentro un libro.
@Buongiorno Brescia
La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
