Scuola: nel Bresciano è un testa a testa fra tecnici e licei, il classico è in caduta libera
All’ultima curva è arrivato il sorpasso. In extremis gli istituti tecnici hanno superato i licei nelle iscrizioni on line, rimontando lo svantaggio che avevano accumulato nei primi giorni di gennaio e ribaltando il risultato dello scorso anno. È questo l’esito della procedura telematica che si è conclusa il 30 gennaio. Procedura che, è bene ribadirlo, non interessa buona parte delle scuole paritarie, che verosimilmente faranno risalire la formazione liceale.
Se dunque ci sarà un controsorpasso lo vedremo nei prossimi mesi. La differenza d’altronde è minima: per ora sono 4.301 i ragazzi che hanno optato per un tecnico, mentre sono 4.278 quelli che hanno scelto un liceo. Il comparto professionale invece, tutto insieme, ha attirato 3.728 studenti ed è in crescita rispetto al 2022/23.
Caso Arnaldo
I licei complessivamente perdono quota e si fermano al 34,76% delle preferenze: cedono più di un punto percentuale. In particolare il classico appare quasi in caduta libera: lo hanno scelto solo 193 studenti in tutta la provincia. «Il calo è pesante, ma non drammatizzerei - commenta il provveditore Giuseppe Bonelli -: credo sia una cosa abbastanza fisiologia. Anche perché d’altro canto si registra un aumento per le Scienze umane».
Il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale non ritiene che dietro a questi numeri possa esserci un collegamento diretto con la vicenda che ha interessato la presidenza dell’Arnaldo, «anche se certamente tutto questo clamore non ha giovato», si limita a dire.
Ma se il classico piange, l’artistico certamente non ride, anzi: reduce dal boom dello scorso anno («era stato necessario creare classi in più», ricorda la professoressa Daria Giunti), perde quasi due punti e mezzo. Sorride invece il linguistico, che appare in netta ripresa.
Turismo in ripresa
Per quanto riguarda gli istituti tecnici, che vantano un bel 34,95% di preferenze, la parte del leone la fa come sempre «Amministrazione, finanza e marketing», che attira oltre il 28%. Ma è da segnalare anche il bel balzo in avanti dell’indirizzo turistico.
In generale però i tecnici vanno molto meglio che nel resto dello Stivale, dove per lo più sono i licei a dominare la scena. In Italia la formazione liceale è scelta dal 57,1%, quella tecnica dal 30,09%. Infine, i professionali: riprendono quota gli indirizzi legati all’industria e quelli socio-sanitari, mentre l’enogastronomia arretra. «Nel complesso però - rimarca Bonelli - il comparto tiene eccome e questo offre garanzie contro la dispersione scolastica, che nel Bresciano è già ben più bassa che altrove.
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