Da Vinci 4.0

Edison, la sfida del futuro passa anche attraverso gli studenti di Da Vinci 4.0

La società energetica è da tempo presente in Valcamonica con cinque impianti idroelettrici
A Cedegolo uno degli impianti idroelettrici di Edison che potranno essere visitati dagli studenti - © www.giornaledibrescia.it
A Cedegolo uno degli impianti idroelettrici di Edison che potranno essere visitati dagli studenti - © www.giornaledibrescia.it
AA

Edison, tra le principali società energetiche in Italia e in Europa, accanto agli investimenti sui suoi impianti da fonte rinnovabile ha deciso di promuovere anche una strategia di affiancamento ai territori dove questi sorgono.

Tale volontà si esplica in una partecipazione allo sviluppo sociale, culturale ed economico con un’ottica di lungo periodo, favorendo al contempo il benessere delle comunità locali. Ed è proprio inserendosi in questo solco che ha scelto, per la prima volta, di sostenere l’iniziativa del Giornale di Brescia Da Vinci 4.0, in cui giovani studenti sono chiamati ad affrontare delle sfide concrete e a trovare, con le loro forze, soluzioni che siano in grado di generare un impatto positivo sulla comunità e sui territori.

Quando siamo entrati in contatto con l’idea e il piano Da Vinci 4.0 - dichiara Marco Stangalino, vicepresidente esecutivo Power Asset di Edison -, abbiamo pensato immediatamente che sarebbe stato un progetto che sintetizzava perfettamente i pilastri della nostra politica di sostenibilità a favore del sostegno e della valorizzazione delle comunità locali». «Per noi - prosegue Stangalino -, Da Vinci 4.0 è però molto più che un progetto: rappresenta un’occasione unica per essere all’interno di una rete che coinvolge gli studenti, affinché possano scoprire e avvicinarsi al mondo dell’energia in un modo del tutto innovativo e informale».

Un’iniziativa che conferma il senso di responsabilità e l’attenzione di Edison verso le giovani generazioni, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro di energia sostenibile. «Il tema della sfida di quest’anno è l’acqua - aggiunge il vicepresidente -, una risorsa fondamentale e la prima fonte di energia rinnovabile, per cui i progetti di Da Vinci 4.0 che verranno realizzati dai ragazzi, diventeranno contenuti preziosi anche per noi e per tutto il territorio»

Storia

La storica centrale camuna di Sonico - © www.giornaledibrescia.it
La storica centrale camuna di Sonico - © www.giornaledibrescia.it

Edison è la più antica società energetica d’Europa,con oltre 135 anni di primati, che hanno accompagnato la crescita economica e sociale dell’Italia. È storicamente presente nei territori della Valle Camonica con i suoi cinque impianti idroelettrici di Sonico, Cedegolo, Cividate Camuno, La Rocca, Cogno, che costituiscono un’imponente opera d’ingegneria idraulica che utilizza le acque dell’Oglio e di altri torrenti della Valle per produrre energia rinnovabile nel rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. La loro producibilità media annua è di 475 GWh e soddisfa il fabbisogno energetico di 236mila famiglie, evitando l’emissione in atmosfera di 155 mila tonnellate di CO2.

Porte spalancate

Queste centrali saranno aperte agli studenti del Da Vinci per delle visite didattiche. Inoltre, il personale di Edison prenderà parte ad alcune sessioni del progetto in cui racconterà l’esperienza del gruppo con la risorsa acqua. Nei mesi scorsi, Edison è stata anche ambassador del progetto per cooptare le scuole e per mettere in rete le diverse realtà della Valle sfruttando la sua presenza e conoscenza del territorio. Edison, infine, collabora da diversi anni con The FabLab, altro promotore del Da Vinci, con cui ha implementato una serie di iniziative di educazione, formazione e innovazione rivolte agli studenti.

Negli ultimi tre anni la società ha intrapreso un percorso di conoscenza e collaborazione più approfondita con le scuole della Valcamonica nell’ambito del progetto ADA270: durante il carotaggio quasi mille ragazzi e un’ottantina di docenti di alcuni istituti della valle hanno avuto la possibilità di collegarsi con il campo base posto sulla vetta dell’Adamello e di interagire con i realizzatori del progetto.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia