Voice for Purpose: nasce una «banca della voce» per le persone con la Sla

L'obiettivo è migliorare la vita di chi è costretto a usare voci metalliche per comunicare. Tra le cliniche coinvolte anche la NeMo di Gussago
Pino Insegno, mente del progetto Voice for Purpose per dare voce ai malati di Sla - Foto dal sito ufficiale del Centro medico NeMO
Pino Insegno, mente del progetto Voice for Purpose per dare voce ai malati di Sla - Foto dal sito ufficiale del Centro medico NeMO
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È partito ieri dalla sede a Roma del parlamento europeo il progetto internazionale «Voice for Purpose» (diamo voce alla Sla), che prevede la realizzazione di una vera e propria «banca della voce» messa a disposizione delle persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

La piattaforma digitale è stata resa possibile grazie ai contributi dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e Centri Clinici NeMO, Nemo Lab, Translated e Dream On. Tra le cliniche di NeMO c’è anche una sede bresciana, quella di Gussago.

A ideare l'iniziativa è stato il noto attore e doppiatore romano Pino Insegno, uno che della sua voce ne ha fatto un mestiere. Il progetto ha una duplice valenza: da un lato consentirà alle persone che hanno perso la propria voce - e sono quindi costrette a usare sintetizzatori vocali per comunicare - di scegliere e utilizzare quella che più le aggrada tra tutte le donazioni mondiali; dall’altra permetterà di salvare e registrare il suono vocale delle persone che, pur malate, ne sono ancora in possesso. Al momento sono già 250 le voci depositate nella neonata Banca della voce, consultabili sul sito del progetto.

«Ho incontrato sulla mia strada scienziati, primari e imprenditori di grande sensibilità con i quali stiamo trasformando una mia intuizione in strumenti che attraverso la voce possono dare nuovo benessere a chi soffre e una nuova prospettiva di relazione» ha spiegato Insegno.

Alla presentazione del progetto, oltre all'attore romano, hanno partecipato con un contribuito video la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che «ringrazia coloro i quali miglioreranno la vita delle persone malate», il ministro della Salute Orazio Schillaci, che si dice pronto ad «aumentare le risposte ai bisogni delle persone grazie alle innovazioni tecnologiche», il direttore generale dell'Oms Tedros Ghebreyesus e la direttrice per la salute e sicurezza alimentare della Commissione europea Sandra Gallina. Presenti, a Roma, la presidente Fulvia Massimelli e i dirigenti dell'Aisla, oltre ai direttori generali dei vari enti che contribuiranno alla creazione della «Banca».

Come contribuire

L’obiettivo di Voice for Purpose è quello di dire addio alla voce metallica che per nulla appartiene alla vita delle persone malate, andando a migliorare la vita dei pazienti attraverso un suono umano e grazie alle alte tecnologie garantite dal Servizio sanitario nazionale. Un risultato che vuole permettere alle persone affette da Sla di esprimere in modo realistico emozioni e stati d’animo.

Tutti possono aderire al progetto e donare la propria voce alla «banca». Per contribuire basta creare un profilo personale sul sito e leggere un breve messaggio proposto dalla piattaforma usando un registratore vocale. A quel punto la voce donata entra nella libreria di voci disponibili nella banca e una persona può ascoltarla e sceglierla. Una volta selezionata, il donatore di voce verrà ricontattato per concludere la procedura.  

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