Tumore al seno, premiata per la sua empatia la dott.ssa Huscher

La coordinatrice della Breast Unit della Poliambulanza di Brescia ha ottenuto il «Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico»
La dottoressa Alessandra Huscher
La dottoressa Alessandra Huscher
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La dottoressa Alessandra Huscher, coordinatrice della Breast Unit di Fondazione Poliambulanza, ha ottenuto il «Riconoscimento Umberto Veronesi al Laudato Medico» nella categoria radioterapisti.

Insieme alla dottoressa Huscher, sono stati premiati anche Daniele La Forgia, dell'Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, Valentina Territo, del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele di Gela (Asp Caltanissetta), Stefania Guarino, dell'ASUR Marche Area Vasta 1 Presidio Ospedaliero di Urbino.

I medici sono stati segnalati dalle pazienti con tumore al seno come i più capaci di trasmettere empatia, accoglienza e comprensione.

Quattro le categorie del premio - radiologia, chirurgia, oncologia, radioterapia - promosso dall'associazione Europa Donna dal 2017. Quest'anno sono state 5.013 le segnalazioni delle pazienti, il 4% in più rispetto allo scorso anno, e «per la prima volta i coordinatori di 83 Breast Unit su 189 totali hanno aderito alla diffusione dell'iniziativa presso le pazienti della propria struttura», sottolinea Rosanna D'Antona, presidente di Europa Donna Italia.

«La partecipazione emotiva del medico è essenziale, perché migliora il percorso di cura e l'aderenza al programma terapeutico, che deve essere capito e condiviso dai pazienti», afferma Paolo Veronesi, presidente della Fondazione Umberto Veronesi.

«Il tempo e l’affetto che le nostre pazienti ci hanno dedicato esprimendo il loro voto dimostrano ancora una volta che la relazione medico paziente è un fiore prezioso che deve essere coltivato con rispetto, cura e attenzione - ha detto la dottoressa Huscher -, ma che con solide radici può resistere anche a prove molto dure come la repentina modifica delle modalità di relazione che la pandemia ci ha imposto. Ricevere il riconoscimento Umberto Veronesi è stata per me un’emozione grandissima e un grandissimo onore; questa iniziativa porterà certamente ad una nuova e migliore relazione medico-paziente. Grazie alle mie pazienti e grazie ad Europa Donna per il suo instancabile e preziosissimo lavoro».

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