Delitti denunciati in calo, ma attenti alle truffe online

Nel confronto tra il 2019 e il 2020 si contano -9.577 denunce, riferite all’insieme dei reati, pari al -22%
Attenzione alle truffe online © www.giornaledibrescia.it
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Il totale dei delitti denunciati scende, nell’anno della pandemia, ad un totale di 33.818, con una riduzione, rispetto al 2019, di quasi 10 mila denunce, pari al meno 22%. Allargando lo sguardo agli ultimi sei anni, la dimensione del calo dei delitti nel Bresciano appare decisamente rilevante se consideriamo che nel 2015 superavano quota 54 mila: -20.274 delitti denunciati pari al - 37,5%. Dati incontrovertibili che segnalano una chiara tendenza al ribasso in contrasto col diffuso senso di allarme sociale. Ed è così, ovviamente, anche nel più ampio contesto nazionale.

In Italia sono 1.866.857 i reati denunciati nel 2020, ben 435.055 in meno rispetto al 2019. Parliamo di una riduzione del 18,9% in un anno che conferma un trend di decrescita già in atto da tempo. Rispetto al 2010, sempre considerando il dato nazionale, le denunce sono diminuite del 28,8%. Eppure, ci ricorda il Censis, nell’interessante Rapporto sulla Sicurezza, la percezione dei cittadini non segue la tendenza dei dati e nell’Italia della pandemia rimane inalterata la paura di essere vittima di crimini.

La situazione nel Bresciano, nel dettaglio

Restando in provincia di Brescia, quasi tutte le principali fattispecie di reato segnano una netta contrazione. Come osservato nel confronto tra il 2019 e il 2020 si contano -9.577 denunce, riferite all’insieme dei reati, pari al -22%.

Entrando nel dettaglio diminuiscono i furti in abitazione (-1.682, -41%), le rapine, che scendono sotto quota di 300 nell’anno (-61, -17%), le percosse, le violenze sessuali denunciate, che restano 62, ma calano di 34 unità nel 2020 (-35,4%). Ancora troppe, ovviamente, come ancora troppi sono i reati consumati. Ma se la guardia non va abbassata alimentare la paura e l’insicurezza appare un’operazione quantomeno discutibile.

Aumentano, in linea con la tendenza generale, i delitti informatici (+320, +31%): un insieme di reati con cui, con tutta probabilità, dovremo fare i conti in un mondo sempre più net-centrico. Ma restano i numeri che ci ricordano che se in provincia di Brescia nel 2019 venivano denunciati 34,6 delitti per ogni mille abitanti nel 2020 questo indice scende a 27,1. E non è poca cosa.

EMBED [I delitti denunciati nel Bresciano]

Poi certo il numero dei delitti denunciati si definisce in modo assai articolato nei Comuni bresciani più popolosi. Brescia, con 8.633 denunce nel 2020 contro le 11.436 del 2019 (-2803, -24,5%), supera di gran lunga tutti gli altri comuni, con solo Desenzano del Garda con oltre il migliaio di denunce (1.472 in riduzione del -22,8% nel confronto 2019-2020), che precede Montichiari (725, -28,1%), Rovato (657, -19,5%), Lonato del Garda (631, -31%), Chiari (570, -24,1%), Roncadelle (546, -29,1%), Gussago (542) e Lumezzane (537, -18,1%). All'estremo opposto la condizione di Paisco Loveno, unico centro con zero denunce nel 2020, e di molti piccoli e piccolissimi centri che contano poche denunce.

Curioso, nell’osservare il confronto tra le due ultime annualità, come a fronte di una netta riduzione del numero delle denunce vi siano una cinquantina di centri, spesso piccoli comuni, in controtendenza, anche solo per una o poche unità. Più consistente il gap negativo di Pontevico, che passa dalle 104 denunce del 2019 alle 225 del 2020, così come, sia pure con scarti decisamente inferiori, Artogne (+39 denunce), Verolanuova (+38), Collio (+35), Nave (+34) e Botticino (+33).

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